Non
mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di
chiunque crede.
Romani 1:16
Come scamperemo noi se
trascuriamo una così grande salvezza?
Ebrei 2:3
La grazia e la fede
Il 15 marzo 1817 un
fedele servitore del Signore, il pastore Cesare Malan, predicò a Ginevra sul
seguente tema: “L’uomo non può essere salvato che tramite Gesù Cristo”,
basandosi sul testo del Vangelo: “Il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e
salvare ciò che era perduto” (Luca19:10). Malan parlò con grande chiarezza
dell’Evangelo della grazia. Ascoltiamolo ancora oggi:
“O peccatore che confidi
in te stesso, quando cesserà il tuo accecamento? Quando vorrai comprendere che,
a meno che qualcuno non si prenda carico dei tuoi peccati e non difenda la tua
causa davanti al tuo giudice, che è Dio, non potrai mai venire a Lui? So bene
che questa verità non è piacevole da ascoltare, ma non m’importa. Se devo
scegliere fra l’esserti gradevole e dirti la verità, la mia scelta è già fatta:
non scelgo di compiacerti ma di dirti come fare per essere salvato.
Lascia quindi da parte,
o peccatore, ciò che causa la tua miseria, spogliati di quell’orgoglio che ti
acceca e che ti perde. Smetti di considerarti giusto e credi all’Evangelo. Non
dire nemmeno che i tuoi peccati sono troppo grandi; potrebbero mai esserlo più
dei meriti del Dio Salvatore?
Hai una sola vita per
convertirti, una vita breve e incerta. Per te, la salvezza della tua anima non
conta davvero nulla? Saresti così orgoglioso da preferire vivere a modo tuo una
breve vita e finire all’inferno piuttosto che essere con Dio per l’eternità?”