“Non temere, perché io ti ho
riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio! Quando dovrai attraversare le
acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno;
quando camminerai nel fuoco, non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà,
perché io sono l’Eterno, il tuo Dio… il tuo salvatore”.
Isaia 43:
1-3
“Io sono
con te”
Il tempo doveva essere sereno
quando, verso la fine della giornata, i discepoli s’imbarcarono, secondo
l’ordine di Gesù. La giornata era stata bella, perché le cinquemila persone che
avevano mangiato i pani, moltiplicati dal Signore, erano sedute sull’erba. I
discepoli pensavano di avere una traversata facile e invece ecco la tempesta e
la fatica (Marco 6:47-52).
Sovente capita così anche al
credente. A un periodo calmo e sereno possono seguire giorni burrascosi. Quanti
credenti hanno goduto una vita tranquilla e poi, improvvisamente, tutto è
cambiato! E’ sopraggiunta la malattia o la morte che ha portato via uno dei
loro cari. Un avvenimento inaspettato può sradicare le più rosee speranze.
Il Signore non ci dice in nessuna
parte delle Scritture che noi suoi figli non incontreremo mai delle bufere, ma ci
promette il suo soccorso nella prova, la sua simpatia, la sua vicinanza, la
forza per sopportarla; e, se lo ritiene bene, anche la liberazione. Qualcuno può
credere che le prove colpiscano solo i credenti mondani, come avvertimento e
castigo del Signore. Invece no; le prove sono anche la parte di cristiani
fedeli. Pensate a Cristo, l’uomo perfetto; non ha mai deviato dalla volontà
di suo Padre, eppure, dalla mangiatoia alla croce, non ebbe che sofferenze.
Egli ci può comprendere e, in questo mondo guastato dal peccato, solo in Lui
possiamo trovare un rifugio sicuro.