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domenica 26 agosto 2018

26 agosto


Allora dissero: “Chiamiamo la fanciulla (Rebecca) e sentiamo lei stessa”. Ed ella rispose: “Sì, andrò”.
Genesi 24:57, 58

 Rut rispose: “Dove andrai tu, andrò anch’io, e dove starai tu, io pure starò”.
Rut 1:16

“Sì, andrò”

È la risposta della fede. Dio aveva dato buon esito al viaggio del servo di Abraamo, che lo aveva mandato presso la parentela a cercare una moglie per suo figlio Isacco; e Dio, in risposta alla preghiera, gli aveva fatto fare “un felice incontro” (Genesi 24:12). Labano e Betuel, rispettivamente fratello e padre della ragazza, avevano già acconsentito alla domanda del servo di Abraamo e avevano detto: “Ecco, Rebecca ti sta davanti; prendila, va’, e sia moglie del figlio del tuo signore” (Genesi 24:51). Ma ci voleva ancora l’assenso della fanciulla, una sua parola di fiducia, ponderata ma decisiva. E Rebecca rispose: “Sì, andrò”.

Dio agisce così verso noi peccatori; è Lui che ci viene incontro. Per noi ha dato il suo unico Figlio, perché non vuole la morte del peccatore, ma la sua conversione e la sua vita. Lo Spirito Santo cerca in questo mondo i peccatori che si pentono (Luca 15:18), e li invita ad andare al Signore Gesù. Però, messi di fronte alle loro colpe e all’amore di Dio, bisogna che siano loro a dire: “Sì, andrò”. Dio non ci prende per forza.

Noi oggi vi supplichiamo: “Siate riconciliati con Dio” (2 Corinzi 5:20). L’apostolo Paolo diceva che Dio esortava tramite lui, ma Dio attende il vostro “sì”. La salvezza che Egli offre a chiunque crede è gratuita. Osereste pretendere di più? Esigereste che accettasse le vostre opere, invece di accettare, voi, quello che Egli stesso vi offre e che gli è costato il sacrificio del suo amato Figlio?