Egli (Gesù) è stato
trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre
iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le
sue lividure noi siamo stati guariti.
Isaia
53:5
Di lui attestano tutti i profeti
che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati.
Atti
10:43
Le
profezie: un motivo per credere a Dio
Ho conosciuto un giovane di
cultura ebraica che ha creduto al Signore Gesù quando si è reso conto che la
sua venuta e la sua vita erano minuziosamente preannunciate nella Bibbia.
Nell’Antico Testamento vi sono più di 300 profezie che riguardano Gesù.
Tanto per citarne qualcuna, sono preannunciati il luogo della sua nascita
(Michea 5:1), la sua nascita da una vergine (Isaia 7:14), la sua entrata
trionfale a Gerusalemme (Zaccaria 9:9), la sua morte per crocifissione (Salmo
22:16), la sua sepoltura nella tomba di un uomo ricco (Isaia 53:9), la sua
risurrezione (Salmo 16:10, 11).
Gesù stesso, sia prima che dopo
la risurrezione, ha illustrato il senso della sua missione riferendosi ai testi
dell’Antico Testamento che parlano di Lui. Così, ha detto ai due discepoli in
cammino verso il villaggio di Emmaus: ““Non doveva il Cristo soffrire tutto ciò
ed entrare nella sua gloria?” E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti,
spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano” (Luca
24:25-27). Il motivo profondo della sua morte era stato annunciato molti secoli
prima: “Noi tutti eravamo smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la
propria via; ma l’Eterno ha fatto ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti”
(Isaia 53:6). Queste pecore perdute, che seguivano ognuna la propria strada,
siamo tutti noi peccatori; e il Cristo è Colui che Dio ha colpito al nostro
posto quando in croce pagava lui per i nostri peccati.