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venerdì 10 agosto 2018

10 agosto


Egli (Gesù) è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.
Isaia 53:5

Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati.
Atti 10:43

Le profezie: un motivo per credere a Dio

Ho conosciuto un giovane di cultura ebraica che ha creduto al Signore Gesù quando si è reso conto che la sua venuta e la sua vita erano minuziosamente preannunciate nella Bibbia. Nell’Antico Testamento vi sono più di 300 profezie che riguardano Gesù. Tanto per citarne qualcuna, sono preannunciati il luogo della sua nascita (Michea 5:1), la sua nascita da una vergine (Isaia 7:14), la sua entrata trionfale a Gerusalemme (Zaccaria 9:9), la sua morte per crocifissione (Salmo 22:16), la sua sepoltura nella tomba di un uomo ricco (Isaia 53:9), la sua risurrezione (Salmo 16:10, 11).
Gesù stesso, sia prima che dopo la risurrezione, ha illustrato il senso della sua missione riferendosi ai testi dell’Antico Testamento che parlano di Lui. Così, ha detto ai due discepoli in cammino verso il villaggio di Emmaus: ““Non doveva il Cristo soffrire tutto ciò ed entrare nella sua gloria?” E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano” (Luca 24:25-27). Il motivo profondo della sua morte era stato annunciato molti secoli prima: “Noi tutti eravamo smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via; ma l’Eterno ha fatto ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti” (Isaia 53:6). Queste pecore perdute, che seguivano ognuna la propria strada, siamo tutti noi peccatori; e il Cristo è Colui che Dio ha colpito al nostro posto quando in croce pagava lui per i nostri peccati.