(Dio dice
di Gesù:) “Questo è
il mio diletto Figlio”.
Marco
9:7
(Gesù dice
ai discepoli:) “Mi sarete testimoni”.
A casa avevamo un solo vecchio
orologio in cucina. Non bisognava dimenticare, ogni settimana, di far risalire
il contrappeso. Ricordo che, quando ci dimenticavamo, mia madre mi mandava dai
vicini a chiedere l’ora, in una fattoria distante alcune centinaia di metri.
Ripenso all’orgoglio che provavo, al mio ritorno a casa, di poter dire l’ora
senza sbagliarmi… anche se in ritardo di una decina di minuti. Per non
dimenticarla, la ripetevo ad alta voce lungo tutto il percorso!
Questa semplice gioia infantile assomiglia a quella del cristiano che
conosce la buona notizia della salvezza per la fede in Gesù Cristo e si
affretta a farla conoscere agli altri. Non è questa la missione affidata a
tutti i credenti? Non è questo il loro privilegio? I discepoli del Signore
erano mandati nel mondo per essere i Suoi testimoni e parlare di Lui. Ma
potevano farlo solo dopo averlo ascoltato e averlo seguito.
Se avete trovato in Gesù Cristo il vero tesoro e la vita eterna, non
tenetelo solo per voi! Pietro dice: “Siate sempre pronti a rendere conto
della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni. Ma
fatelo con mansuetudine e rispetto” (1 Pietro 3:15).
Amici credenti, ogni servizio, per quanto modesto, che
possiamo compiere per il nostro Maestro, ha la sua sorgente nei privilegi che
abbiamo ricevuto da Lui, e in particolare in quell’amore che è stato “sparso
nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato” (Romani 5:5).
La nostra testimonianza sarà benedetta solo se daremo quello che abbiamo ricevuto
dal Signore.