(Gesù dice:) “Ecco, io sto alla porta e busso:
se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui”.
Apocalisse
3:20
Gesù gli disse: “Perché mi hai
visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!”.
Giovanni
20:29
Dio non
si impone, invita
Un amico mi ha detto una frase
che mi ha fatto riflettere: “Non sarebbe più semplice se Dio si rivelasse in
una volta sola a tutta la gente?”
La Bibbia ci insegna che Dio può
tutto. Potrebbe imporre la sua presenza. Ma non lo fa; vuole parlarci in un
altro modo. Quando il Signore è stato arrestato dai soldati, avrebbe potuto
chiedere al Padre di mandargli degli angeli in suo soccorso, ma non l’ha fatto.
Dopo la risurrezione, avrebbe potuto mostrarsi a tutti trionfalmente e
confondere i suoi nemici.. Invece si è mostrato soltanto ai suoi, senza
attirare l’attenzione. I discepoli Pietro e Giovanni credono alla Sua
risurrezione vedendo il sepolcro vuoto. Maria Maddalena riconosce Gesù
dall’amore con cui la chiama. Altri due discepoli lo riconoscono quando spezza
il pane (Luca 24:35).
Abbiamo tutto quello che occorre
per credere al Signore se leggiamo i Vangeli col cuore aperto, con umiltà,
pronti ad accettare per veri quei preziosi scritti. Un miracolo spettacolare di
Dio non convincerebbe chi non vuole credere. Quand’era sulla terra, il Signore
di miracoli ne ha fatti molti ma ben pochi hanno creduto. Dio ci invita ad
avere una relazione di fiducia con lui. Non ci costringe, però “comanda agli
uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano” (Atti 17:30).
Credere in Dio non è solo credere
che esiste e neppure credere che interviene nella storia di questo mondo. È credere
nel suo amore e nella sua grazia. L’amore non si impone, si riceve con
umiltà e ringraziamento.