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martedì 21 agosto 2018

21 agosto


Per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove, affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo.
1 Pietro 1:6, 7

L’orefice

Nel senso etimologico del termine, un orefice è un “forgiatore d’oro”. L’orefice lavora il metallo prezioso con precisione, con cura minuziosa.
Dio, come un orefice, si occupa di forgiare i credenti in modo che riproducano più fedelmente la bellezza morale di Cristo. A volte può usare il martello, ossia una prova dura (perdita dell’impiego, fallimento, malattia, lutto), ma lo fa sempre con misura e amore. Cristiani, non dobbiamo mai pensare che Dio ci abbandoni quando permette la sofferenza nella nostra vita. Al contrario, è proprio in quei momenti che vuole farci gustare tutte le sue compassioni. Non si sbaglierà mai sul grado di intensità della prova: “Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscirne, affinché la possiate sopportare” (1 Corinzi 10:13). Pensiamo alla pazienza di Giobbe che, attraverso prove terribili, imparò a conoscere se stesso e, soprattutto, la santità, la grandezza e l’amore del suo Dio.

Se fra le nubi oscure
mi affanno, senza luce,
se al fuoco mi conduce
il saggio Affinatore,
se vuol che la fornace
traversi, o l’acqua fonda,
sul Salvator si fonda
la pace del mio cuore.