Per breve tempo, è necessario che
siate afflitti da svariate prove, affinché la vostra fede, che viene messa alla
prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tuttavia è provato con il
fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione
di Gesù Cristo.
1 Pietro
1:6, 7
L’orefice
Nel senso etimologico del
termine, un orefice è un “forgiatore d’oro”. L’orefice lavora il metallo
prezioso con precisione, con cura minuziosa.
Dio, come un orefice, si occupa
di forgiare i credenti in modo che riproducano più fedelmente la bellezza
morale di Cristo. A volte può usare il martello, ossia una prova dura (perdita
dell’impiego, fallimento, malattia, lutto), ma lo fa sempre con misura e amore.
Cristiani, non dobbiamo mai pensare che Dio ci abbandoni quando permette la
sofferenza nella nostra vita. Al contrario, è proprio in quei momenti che vuole
farci gustare tutte le sue compassioni. Non si sbaglierà mai sul grado di
intensità della prova: “Dio è fedele e non permetterà che siate tentati
oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscirne,
affinché la possiate sopportare” (1 Corinzi 10:13). Pensiamo alla pazienza di
Giobbe che, attraverso prove terribili, imparò a conoscere se stesso e,
soprattutto, la santità, la grandezza e l’amore del suo Dio.
Se
fra le nubi oscure
mi
affanno, senza luce,
se
al fuoco mi conduce
il
saggio Affinatore,
se
vuol che la fornace
traversi,
o l’acqua fonda,
sul
Salvator si fonda
la
pace del mio cuore.