Seguici anche su Facebook!

Seguici anche su Facebook! Unisciti al Gruppo cliccando su:
https://www.facebook.com/groups/287768858057968/

giovedì 16 agosto 2018

16 agosto

Santo, santo, santo è l’Eterno degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!
Allora io dissi: “Guai a me, sono perduto! Perché io sono un uomo dalle labbra impure”.
Isaia 6:3, 5

Il giusto giudizio di Dio

Dio è santo: non può ignorare il peccato, né scusarlo. Neppure l’uomo più religioso può realizzare pienamente quanto Dio sia santo. La Bibbia parla molto sovente della sua santità. I suoi occhi sono “troppo puri per sopportare la vista del male” (Abacuc 1:13). Il profeta Isaia ebbe una visione della gloria di Dio; in quella visione gli angeli, non potendo fissare quella gloria, si coprivano il viso e ripetevano: “Santo, santo, santo è il Signore”. In quell’occasione il profeta fu colto da una paura tremenda. Si rese conto che lui, peccatore come ogni altro, era stato messo a nudo dalla luce della gloria e della santità di Dio, e gridò: “Guai a me, sono perduto!” (Isaia 6:3-5).
Per capire il castigo che il peccato merita, devo vederlo in contrasto con la grandezza e la purezza di Dio. Se un ragazzo insulta un compagno, merita una punizione; ma se insulta un professore o il preside merita una punizione più grande. Se insulta il primo ministro, o il presidente o un pubblico ufficiale, la pena è ancora più severa.
Questi diversi gradi di punizione ci aiutano a capire ciò che meritiamo come peccatori nei confronti di Dio. La sua grandezza e la sua santità sono illimitate, infinite, eterne. Ecco perché tutti noi peccatori meriteremmo il suo giudizio e la sua condanna. Ma Dio ha provveduto, per mezzo di Cristo, alla nostra salvezza