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mercoledì 1 agosto 2018

1 agosto


Cristo Gesù… trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.
Filippesi 2:8

Cosa si è visto nel Signore Gesù?

  
Non si può non essere colpiti di ammirazione nel considerare che il Nuovo Testamento non spende una sola parola per descrivere le caratteristiche fisiche del Signore. Non si dilunga nemmeno a descrivere i suoi talenti, la sua intelligenza, la sua immaginazione, anche se tutto si intravede nelle sue opere e nelle sue parole. Ogni descrizione umana è frutto di fantasia ed è contraria all’intento dello Spirito Santo. Il profeta Isaia, ispirato da Dio, disse soltanto: “Non aveva forma né bellezza da attirare i nostri sguardi, né aspetto tale da piacerci” (Isaia 53:2).
Ma i quattro Evangeli, e tutte le Lettere degli apostoli, descrivono con dovizia di particolari la sua sorprendente umiltà, la sua ubbidienza fino alla morte e il suo amore, inesauribile e invincibile, verso Dio suo Padre e verso gli uomini.
Abbiate in voi lo stesso sentimento – scrive l’apostolo Paolo – che è stato anche in Cristo Gesù, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre” (Filippesi 2:5-11).