Uno soltanto è legislatore e giudice, colui che può salvare e perdere; ma tu chi sei che giudichi il tuo prossimo?
Giacomo
4:12
Non
giudicate, affinché non siate giudicati.
Matteo
7:1
Chi scaglierà la
pietra?
(Giovanni 8:11)
Alcuni capi religiosi
conducono dal Signore una donna colta in adulterio. In realtà si preoccupano
poco della colpa di quella donna; il loro scopo è di tendere un’insidia a Gesù.
La donna è colpevole, e la
legge dell’Antico Testamento è formale: dev’essere lapidata. Ma da chi?
Gesù legge nei cuori di
quelli che la accusano. Si china, lasciando loro un tempo di riflessione, poi
si rialza e annuncia il Suo giudizio: “Chi di voi è senza peccato, scagli per
primo la pietra contro di lei”. La freccia li raggiunge con più sicurezza di quelle
pietre che avrebbero colpito colei che si preparavano a lapidare. E se ne vanno,
uno dopo l’altro.
La donna rimane sola con
Gesù. È Lui che avrebbe il diritto di scagliare la prima pietra e che potrebbe
condannarla, poiché è senza peccato. Lo farà? No. Ben presto sarà Lui stesso
giudicato e condannato da uomini iniqui. Andrà alla croce ad espiare i peccati
di quelli che credono in Lui e anche di quella donna, se si sarà pentita. “Va’
– le dice – e non peccare più”.
Gesù non è passato con leggerezza sul male commesso;
lo ha preso su di sé e ne ha subìto il castigo da parte di Dio, durante le tre
ore impenetrabili della crocifissione. Ascoltiamo il Suo grido di dolore: “I
miei peccati mi pesano…” (Salmo 40:12). Queste iniquità che confessava come
Sue, erano le mie e le vostre.