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venerdì 12 agosto 2022

Offese

E' il momento più importante della storia dell'uomo. Il Signore Gesù è venuto, ha camminato in modo perfetto, ha parlato e insegnato come nessun altro aveva mai fatto. E' rimasto in silenzio dinanzi ai propri accusatori e adesso è lì appeso ad una croce ma l'uomo non sembra ancora contento del proprio operato.

Vi sono state le ingiurie da parte dei passanti.

“E quelli che passavano di là, lo ingiuriavano, scuotendo il capo e dicendo: Tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi giù dalla croce!” Matteo 27:39-40.

Poi è stata la volta dei capi religiosi e degli anziani. “Così pure, i capi dei sacerdoti con gli scribi e gli anziani, beffandosi, dicevano: Ha salvato altri e non può salvare se stesso!” v.41-42.

Adesso tocca ai soldati. “Pure i soldati lo schernivano, accostandosi, presentandogli dell'aceto e dicendo: Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso!” Luca 23:36-37.

Non era sufficiente averlo crocifisso? Non bastava che fosse esposto alla vergogna come un criminale? I chiodi erano insufficienti? La corona di spine o la flagellazione troppo lieve?

Avevano piagato e lacerato il corpo ora volevano colpire lo spirito e scagliavano frecce appuntite di puro veleno.

Che genere di persone, mi chiedo, potrebbe farsi beffe di un uomo che sta morendo? Chi potrebbe essere così infame e perverso da insultare qualcuno che è stretto dal dolore, qualcuno che ha curato, guarito, sfamato chiunque andasse a Lui?

Noi, lo abbiamo fatto.

Poi fu il turno dei ladroni per sferrare i loro pugni. “E nello stesso modo lo insultavano anche i ladroni crocifissi con lui” Matteo 27:44. 

Le parole scagliate quel giorno erano pensate per ferire. Giacomo chiama la lingua un fuoco. Le sue ustioni sono distruttive e disastrose quanto quelle della fiamma viva.

Se anche voi avete sofferto per le parole di qualcuno sarà bene che riflettiate su ciò che è avvenuto in quel momento e su ciò che ha fatto il Signore.

“Oltraggiato, non rendeva gli oltraggi; soffrendo, non minacciava, ma si rimetteva a colui che giudica giustamente”  1 Pietro 2:23.

Avete notato? Egli non ha reagito. Non si è rivoltato per ferire a sua volta. Non ha detto: “aspetta dopo la risurrezione e vedrai”. No, queste affermazioni non si trovano sulle labbra del Signore. 

Che cosa ha fatto? Egli “si è rimesso a colui che giudica giustamente”. O, in parole più semplici, ha lasciato il giudizio a Dio. Egli non si è assunto il compito di vendicarsi ma si è mosso procedendo in senso contrario in modo sbalorditivo, ha parlato in loro difesa, volendo concedere tempo: “Padre. Perdona loro, perché non sanno quello che fanno” Luca 23:34.

Mai, mai ho assistito ad un simile amore e lo ha fatto per me e per te. Ci ha visti confusi, smarriti, pieni di odio e non ha ascoltato le nostre parole ma ha guardato dentro i nostri cuori e vi ha visto il nostro infinito bisogno del Suo perdono.