“Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti” Efesini 2:8-9.
Riguardo al credere si sentono spesso fare diverse, strane, affermazioni. Vediamone alcune:
Io credo a modo mio, sentiamo spesso dire. Io ho la mia religione. E' una affermazione agevole per sfuggire alle questioni di fondo. L'uomo si inventa una religione personale, che non lo disturbi troppo, ma nella quale piuttosto abbia da compiacersi. Ogni religione prevede che esista un Dio e quindi non si renderebbe forse necessario sapere ciò che egli pensa?
Il costruirsi una propria religione o lo stabilire da noi ciò che gli sia gradito o meno non è certo una invenzione recente. Caino e Abele erano due fratelli che credevano in Dio. Entrambi volevano rendergli un culto. Abele offrì degli agnelli del suo gregge. Caino si avvicinò a Dio a proprio modo.
Sono un credente ma non praticante, si sente talvolta dire. Che cosa penseremmo di qualcuno che dicesse: sono pianista ma non suono questo strumento. Questa dichiarazione sarebbe la prova evidente che quella persona non è un pianista. E un credente che non pratica ciò che professa di credere non è un credente. Poiché la fede senza le opere è morta (Giac. 2:26). Ma che cosa significa praticare? E' forse andare in Chiesa qualche volta all'anno, rispettare certi riti e certe tradizioni? No! E' avere una relazione personale con Dio. La fede e le opere della fede sono inseparabili. L'Evangelo dice che un albero si conosce dai suoi frutti (Matteo 12:33).
Sono come San Tommaso, credo solo a ciò che vedo. Questa frase è detta generalmente con tono ironico. Chi di noi negherebbe l'esistenza dei virus o degli atomi adducendo come pretesto che non gli abbiamo mai visti. Leggiamo gli Evangeli che rappresentano la testimonianza di coloro che hanno avuto modo di vedere e di toccare il Signore Gesù. Perché Dio si è rivelato nella persona di Gesù Cristo che ha detto chi ha visto me ha visto il Padre (Giov. 14:9). Ascoltiamo le sue parole, mettiamole in pratica durante la nostra vita, non limitiamoci ad affermazioni “verbali” ma dimostriamo la nostra fede con il nostro cammino e la nostra fede pratica.