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mercoledì 8 ottobre 2025

08 ottobre - L’abbassamento di Gesù

(Gesù Cristo) svuotò (o annullò) Se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo, umiliò Se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.

Filippesi 2:7-8

L’abbassamento di Gesù

 

Gesù Cristo è il Figlio di Dio. Egli è Dio nella Sua essenza, è eterno, ed è sempre stato Dio anche quando è venuto sulla terra come uomo.

Non possiamo valutare ciò che ha provato quando si è fatto uomo, sottomettendosi a tutte le limitazione della vita terrena. Come potremmo capire cos’ha rappresentato per Lui, il Creatore, un simile abbassamento?

Egli ha provato i bisogni della vita umana, ha avuto fame e sete, ha provato la stanchezza… Anche se era senza peccato, ha condiviso le sofferenze che il peccato ha generato nella vita degli uomini; ma non ha mai utilizzato i Suoi poteri divini per liberarsi dalle difficoltà della condizione umana.

Gesù Cristo si è posto volontariamente nella posizione di servo, servo di Dio e degli uomini (Luca 22:27). Egli si è sottomesso a Dio e ha fatto solo del bene attorno a Sé. Ogni giorno, per mezzo della preghiera, ricercava la volontà di Dio e la compiva perfettamente (Salmo 5:3; 109:4).

Il Suo cammino perfetto è terminato quando è stato crocifisso tra due malfattori. La Sua morte sulla croce è stata la prova suprema della Sua ubbidienza; lì ha magnificato la gloria di Dio Suo Padre. “Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio… e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre” (Filippesi 2:9-11).