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mercoledì 15 ottobre 2025

15 ottobre - Giuseppe e i suoi fratelli

 Gesù (sulla croce) diceva: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”.

Luca 23:34

 

Giuseppe e i suoi fratelli

 

Giuseppe è uno dei dodici figli del patriarca Giacobbe. Era talmente poco amato dai suoi fratelli che questi, dopo aver avuto l’intenzione di ucciderlo, lo vendettero come schiavo a una carovana di passaggio. Ma dopo alcuni anni e molte peripezie, Giuseppe da schiavo maltrattato diventa niente meno che il viceré dell’Egitto! I suoi fratelli all’inizio non sanno nulla, ma quando vanno in Egitto a comprare del grano a causa della carestia nel loro paese, Giuseppe si fa riconoscere e sono obbligati a confessare la loro malvagia condotta. Ma Giuseppe li perdona, e dice loro: “Voi avevate pensato del male contro di me, ma Dio ha pensato di convertirlo in bene… per conservare in vita un popolo numeroso” (Genesi 50:20).

“Voi avevate pensato del male contro di me…”. Così è stato per il Signore Gesù. Egli ha dedicato la vita a fare del bene, a confortare i miseri, a guarire i malati e ad annunciare la Parola di Dio, parola di perdono e di vita. Eppure, hanno complottato contro di Lui e l’hanno condannato a morte con false accuse e un processo iniquo. Una folla ammassata davanti al governatore romano ha gridato: “Crocifiggilo!” e Pilato ha ceduto per non compromettere la propria posizione.

Ebbene, questo grande male “Dio ha pensato di convertirlo in bene”. Gesù è stato crocifisso e gli uomini hanno sfogato contro di Lui tutto il loro odio, ma la Sua morte è stato il sacrificio che ha espiato i peccati di tutti coloro che credono in Lui.

Dalla tragica scena della crocifissione, scaturisce la buona notizia, cioè che io posso essere liberato dalle mie colpe se le riconosco e le confesso a Dio. Egli fa grazia a chiunque si pente, qualunque sia il suo passato.