Seguici anche su Facebook!

Seguici anche su Facebook! Unisciti al Gruppo cliccando su:
https://www.facebook.com/groups/287768858057968/

mercoledì 1 ottobre 2025

01 ottobre - Angoscia e preghiera

Gesù andò con loro in un podere chiamato Getsemani… Cominciò a essere triste e angosciato. Allora disse loro: “L'anima mia è oppressa da tristezza mortale”.

Matteo 26:36-38

 

Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà.

Salmo 46:1

 

Angoscia e preghiera

 

I Vangeli riportano le parole di Gesù e i miracoli che ha compiuto. Ci parlano anche delle Sue emozioni e dei Suoi sentimenti. In essi leggiamo che Gesù si è meravigliato, ha avuto compassione, ha pianto, ha conosciuto la fatica, la gioia…

In una circostanza unica ha conosciuto l’angoscia; nel giardino del Getsemani, dove si era recato coi suoi discepoli per pregare. È lì che, a causa delle terribili sofferenze che stava per affrontare sulla croce, dove avrebbe espiato i nostri peccati, ha provato un’angoscia profonda. Quelle sofferenze sono simbolizzate da un “calice” amaro che doveva bere. Per questo, in quei momenti estremi, Gesù supplica Dio Suo Padre, dicendo: “Abbà, Padre! Ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Però, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi” (Marco 14:36). E alla fine della preghiera avanza risolutamente verso la crocifissione.

Gesù è morto perché ci amava, amava voi e me. “Ha sofferto una volta per i peccati, Lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio” (1 Pietro 3:18).

Quando parliamo del Signore Gesù facciamolo sempre con grande rispetto. L’angoscia che Egli ha vissuto non possiamo minimamente immaginarla, perché è stata unica. E quando capita anche a noi di soffrire e di avere paura, volgiamo il nostro sguardo verso di Lui, preghiamolo con semplicità e sincerità. “Nell'angoscia, gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni” (Salmo 107:19). Gesù, il Figlio unico di Dio, vuole accompagnarci sul sentiero della preghiera e farci sentire che è vicino a noi, vivo e vero, presente e consapevole delle nostre difficoltà.