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giovedì 3 dicembre 2015

3 Dicembre

Essi trasformeranno le loro spade in vomeri d’aratro, e le loro lance in falci; una nazione non alzerà più la spada contro un'altra, e non impareranno più la guerra.
Isaia 2:4

La pace nel mondo

“L’uomo è un lupo per l’uomo”, scriveva Thomas Hobbe nel 17° secolo. Eppure non aveva assistito alla prima guerra mondiale con i suoi 20 milioni di morti. La Società delle Nazioni, creata nel 1919 per garantire la pace in Europa, non poté impedire la seconda guerra mondiale che fece tra i 50 e i 60 milioni di vittime! Da allora, nei paesi occidentali regna una relativa pace. Con l’avvento prepotente del terrorismo e le esplosioni di violenza in diverse parti del pianeta, i conflitti hanno cambiato volto. Cosa possiamo sperare per l’avvenire? La pace del mondo è possibile?
Fin dalle prime pagine della Bibbia, poco dopo che il primo uomo ha peccato, assistiamo ad un omicidio: Caino uccide suo fratello Abele per gelosia (Genesi 4:8). Poco dopo, l’odio individuale si è trasformato in odio collettivo (cap. 14). Tutta la storia dell’uomo è scandita da sanguinosi conflitti. Quando Gesù nacque, nella stalla di Betlemme, gli angeli hanno proclamato: “Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra” (Luca 2:14). Ma Gesù non è stato accolto; Lui, il Figlio di Dio, è stato inchiodato su una croce!

C’è forse allora da meravigliarsi se le guerre si perpetuano? Il Vangelo non ha come obiettivo quello di instaurare la pace sulla terra, ma di proclamare la buona notizia della salvezza, destinata ad ogni peccatore che si pente. Il tempo favorevole per accettare questo messaggio di grazia presto finirà, perché il Signore Gesù verrà a prendere tutti quelli che avranno creduto in Lui, e subito dopo avranno luogo dei giudizi spaventosi, delle grandi tribolazioni e ancora delle guerre. Poi, Gesù verrà nuovamente sulla terra per stabilire il Suo regno di pace nel quale tutti dovranno essere sottomessi a Lui. Non sarà più l’umile Nazareno, ma il Re dei re e il Signore dei signori che “reggerà” le nazioni “con una verga di ferro” (Apocalisse 2:27).