L’angelo Gabriele fu mandato da Dio… a
una vergine fidanzata a un uomo chiamato Giuseppe… L”angelo le disse: “… Tu
concepirai e partorirai un figlio… Lo Spirito Santo verrà su di te… perciò,
anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio”.
Luca 1:26, 27,
30, 35
Il bambino santo
Quando Maria riceve la meravigliosa
notizia che sarà la madre del Salvatore, non dubita, ma pone una domanda pratica:
“Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?” (Luca 1:34). Luca
precisa infatti che l’angelo era stato inviato ad una vergine fidanzata.
Giuseppe e Maria, ubbidienti a Dio, non avevano avuto relazioni sessuali prima
del matrimonio.
Anche Matteo testimonia della verginità
della madre di Gesù Cristo: “Maria, sua madre, era stata promessa sposa a
Giuseppe e, prima che fossero venuti a
stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo” (1:18).
Giuseppe pensò di essere stato tradito.
Da uomo retto qual era, pensava di rompere il fidanzamento; ma amava Maria e,
per non “esporla a infamia, si propose di lasciarla segretamente”. “Mentre
aveva queste cose nell’animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno,
dicendo: «Giuseppe… non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo
Spirito Santo»” (Matteo 1:19-20).
Il Vangelo precisa che anche in questa
nuova situazione Giuseppe rispettò Maria e quell’essere santo che lei portava
in seno; così “prese con sé sua moglie; e non ebbe con lei rapporti coniugali
finché ella non ebbe partorito un figlio” (Matteo 1:24-25). Il Signore Gesù non
è solo stato concepito in una vergine, ma è nato da una vergine. “La vergine sarà incinta e partorirà un
figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele, che tradotto vuol dire: Dio
con noi” (Matteo 1:23). Perché tutto questo? Perché Gesù era il Figlio di Dio,
santo, puro, senza alcuna traccia di peccato nella Sua natura umana; è per
questo che poteva salvare gli uomini peccatori.