“Puoi alzare la voce fino alle
nubi e far in modo che piogge abbondanti ti ricoprano?” (34).
Non è nel potere dell’uomo, per ricco e potente che sia, di regolare il
corso delle nuvole ed è consolante che sia così. È Dio che le bilancia (37:16)
e che le conta (37). Forse questo equilibrio può aver luogo per l’intensa
preghiera del giusto, fatta secondo la volontà di Dio (Gc 5:17/18), ma mai su
ordine diretto.
Neppure Satana può fare niente senza il permesso divino e può agire solo
nei limiti assegnati (Gb 1:12 – 2:6). Se anche può agire nei confronti di un
credente è solo come strumento nelle mani di Dio per compiere i disegni di
grazia nei suoi confronti (2:3).
“Chi conta con saggezza le nubi?”
(37).
Ecco un’altra domanda fatta a Giobbe che è, allo stesso tempo, un
incoraggiamento per chi è nella prova: queste nuvole sono tutte contate! Forse
noi riteniamo che non dovrebbero esserci, che forse il cielo è troppo nero, ma
furono troppe queste sette prove nella vita di Giobbe? Dio, nella sua saggezza,
le conta una per una, né una di meno, né una più del necessario!
È Dio che le conta così come conta il numero delle stelle (Sl 147:4), dei
nostri passi (14:16 – 31:4), i capelli del nostro capo (Lu 12:7). Che grazia
infinita sapere che siamo in mani così sicure!
Nella vita di ogni credente queste certezze non dovrebbero mai essere
perse di vista. Sapere che ogni cosa è diretta e controllata da Dio darà
serenità al nostro cuore e permetterà di sentirci tranquilli nelle Sue mani.
D.C.