Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo
per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi
crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha
creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
Giovanni 3:17-18
La nostra unica
possibilità
Diverse religioni affermano che c’è un
luogo, tra la terra e il cielo, dove vengono accolti coloro che non hanno
soddisfatto completamente le condizioni di Dio per ottenere la salvezza. Lì
verrebbero purgate le pene, per un periodo che solo Dio può stabilire, prima di
poter entrare in paradiso.
Ma chi beneficerebbe di questa seconda
possibilità? I non credenti o anche i credenti? Quali sarebbero le colpe
accettabili e quali quelle imperdonabili? Se si potesse contare su una seconda
possibilità ci si potrebbe permettere ogni peccato. Ma allora, per chi è
necessario il sacrificio di Cristo? Per quali peccati è sufficiente?
La Parola di Dio, la Bibbia, ci insegna
che vi sono solo due alternative: o
si crede al Signore Gesù e al valore del Suo sacrificio, e allora si va in
paradiso, o non si crede e allora si va all’inferno. Non c’è nessun luogo
intermedio, nessuno seconda possibilità
di ravvedersi dopo la morte né di cancellare delle colpe.
Leggendo la Parola di Dio con attenzione
scoprirete che la grazia di Dio è offerta a tutti noi, mentre siamo in vita. La salvezza che Dio offre, grazie al
Sacrificio del Suo Figlio, è garantita e pienamente efficace; non tiene conto
della nostra buona volontà o della nostra religiosità, ma solo della nostra
fede. L’unica condizione per beneficiarne è che riconosciate adesso Gesù Cristo come vostro personale Salvatore.
Allora si potrà dire anche di voi: “È per grazia che siete stati salvati,
mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio” (Efesini 2:8).