Vegliate
e pregate, affinché non cadiate in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne
è debole.
Matteo 26:41
Resistete
al diavolo ed egli fuggirà da voi.
Giacomo 4:7
Resistere alla
tentazione
Lungo
la via per la scuola, Michele si ferma davanti a una magnifica bancarella di
frutta. Non vedendo nessuno né al banco né sulla strada, il ragazzo afferra una
mela, se la ficca in tasca e se la svigna. Ma il fruttivendolo ha osservato il
ladruncolo; lo raggiunge di corsa e lo rimprovera severamente: “Spero che sia
la prima volta che ti impadronisci di cose non tue. Fa’ in modo che sia anche
l’ultima!”. Divenuto adulto, Michele non ha mai dimenticato la lezione imparata
quel giorno. Non solo, ma ha anche creduto a Gesù e ricevuto da Lui il perdono
dei suoi peccati; ha capito che il credente è liberato dalla potenza del peccato (Romani 8:2) e può resistere
alle tentazioni.
Dal
tempo del giardino di Eden, l’umanità è sempre stata tentata a commettere il
peccato. L’apostolo Giacomo descrive così la terribile spirale del male:
“Ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce. Poi la
concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando
è compiuto, produce la morte” (1:14, 15).
Non
sono i nostri buoni propositi né una ferma volontà che ci fanno resistere alla
tentazione. Pietro, il discepolo di Gesù, era sinceramente disposto a rimanere
fedele al suo Maestro, ma non ha saputo vegliare con Lui nemmeno un’ora, nella
notte prima della crocifissione di Gesù; ed è persino arrivato al punto di
rinnegarlo!
Gesù ha
detto: “Lo spirito è pronto, ma la carne è debole”. Solo per mezzo della
potenza dello Spirito Santo saremo preservati dal soccombere alle
sollecitazioni del tentatore (Galati 5:2).