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venerdì 26 luglio 2019

26 luglio


Dalla pianta del piede fino alla testa non c’è nulla di sano in esso: non ci sono che ferite, contusioni, piaghe aperte, che non sono state ripulite, né fasciate, né lenite con olio.
Isaia 1:6

Signore,… guariscimi dunque e rendimi la vita!
Isaia 38:16

Una diagnosi infallibile

Ovunque passava, Gesù ridava la salute ai malati. Ma con che metodo agiva il Signore? Quando guariva un paralitico, iniziava col dirgli, in risposta alla sua fede: “I tuoi peccati sono perdonati” (Marco 2:3-12). Gesù era venuto per portare agli uomini la salvezza dell’anima, molto più importante della guarigione del corpo. Tuttavia, per dimostrare di avere tutta l’autorità per perdonare i peccati, ridava anche la salute, dimostrando così la sua potenza, unita alla sua compassione.
Un medico che si accontentasse di curare la febbre o i mal di testa, senza cercarne l’origine, mancherebbe sia di competenza che di coscienza professionale. Il nostro grande Medico, dalla diagnosi infallibile, ci fa vedere in questa scena quale sia il vero problema dell’uomo, la causa di tutti i suoi guai: una mortale malattia morale che si chiama peccato. Noi abbiamo la tendenza a fermarci alle sue manifestazioni visibili: malattie, violenze, disuguaglianze sociali, dolori di ogni tipo, dimenticando il vero problema a cui il Vangelo porta il rimedio divino.
Noi tutti, credenti o increduli, conosciamo le varie sofferenze nel mondo, conseguenze più o meno dirette del peccato. Gesù può ancora oggi, se lo ritiene opportuno, portare la guarigione totale a un malato, ma darà sempre, a colui che crede nel suo nome (Gesù = Dio che salva) la cosa più importante: il perdono, la pace, la gioia per l’eternità.