Perché
dare la luce all’infelice e la vita a chi ha l’anima nell’amarezza?
Giobbe 3:20
“
“Io
muterò il loro lutto in gioia, li consolerò, li rallegrerò liberandoli dal loro
dolore…”, dice il SIGNORE.
Geremia 3:13, 14
La vita è assurda?
Questa
è una delle scottanti domande che sembrava già porsi Giobbe, uno dei più
antichi credenti dei tempi biblici, colpito da tante sventure. Perché la
sofferenza? Prima o poi, ciascuno si pone questa domanda e s’interroga sul
significato della propria vita, nella quale si alternano giorni di felicità e
giorni di dolore, e che, sopravvenuta la morte, si conclude con un nulla di
fatto…
Chi
ha simili pensieri dirà che la vita è un’assurdità, ma non ne sarà mai
pienamente convinto. È possibile che la vita dell’uomo sulla terra non abbia
nessun significato, che il mondo morale non abbia nessuna coerenza, che il
bello, la vita, l’amore, non abbiano alcun senso? Perché allora questo doloroso
sentimento di solitudine e di noia, quando sento
che la mia vita dovrebbe essere pienezza, comunione e amore?
A
queste legittime domande hanno avuto una soddisfacente risposta generazioni di
credenti. Essi testimoniano con gioia e piena certezza che il loro spirito ha
trovato riposo solo in Dio, per mezzo della fede in Gesù Cristo. Quand’ho
accettato Dio e il suo amore per me, sua creatura, il mio cuore assetato è stato
invaso di pace e di luce. A tutti quelli che, con umiltà, chiedono a Dio
saggezza e risposte, Egli le dà generosamente, senza fare rimproveri (Giacomo
1:5)