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mercoledì 3 luglio 2019

03 luglio


(Gesù disse al morto:) “Ragazzo, dico a te, àlzati!” Il morto si mise a sedere, e cominciò a parlare. E Gesù lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio.
Luca 7:14-16

“Alzati!”
Gesù ci parla: leggere Luca 7:11-17

All’ingresso della città di Nain, due cortei s’incontrano. Uno sta seguendo una bara, quella del figlio unico di una donna vedova, l’altro avanza dietro a Gesù. Che contrasto tra questi due gruppi di persone! Uno accompagna il “Principe della vita” (Atti 3:15), e l’altro la morte, una morte spietata che colpisce senza badare ai dolori che provoca. La folla che forma il corteo funebre manifesta una vera simpatia per quella povera madre, ma che debole sollievo di fronte all’irrimediabile! Vedendo il dolore di quella madre, Gesù, pieno di compassione, le dice: “Non piangere!”. Solo Lui può parlare così, perché solo Lui può ridare la vita. E lo fa con queste parole: “Ragazzo, dico a te, alzati!”. Con grande tenerezza, restituisce vivo alla madre il suo unico figlio. Che consolazione!
Queste parole molto personali di Gesù “Ragazzo, dico a te, alzati!” si rivolgono forse anche a te, giovane o anziano che tu sia. Forse la tua vita è triste, senza scopo. Ti senti  incompreso, inutile, abbandonato. Il tuo cuore piange, ma Gesù ha per te una parola personale che vuole dare a te solo. La tua storia e la tua persona sono uniche per Dio, anche se la tua vita è dolorosa e ti sembra senza senso.
“Alzati!”. Oggi puoi incontrare il Signore ascoltando e accogliendo con umiltà la sua Parola. Ti sarà data una vita nuova, completamente nuova. Leggi la Bibbia, chiedi al Signore che ti apra il cuore al suo messaggio, e vivrai!