(Gesù disse al morto:)
“Ragazzo, dico a te, àlzati!” Il morto si mise a sedere, e cominciò a parlare.
E Gesù lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano
Dio.
Luca 7:14-16
“Alzati!”
Gesù ci parla:
leggere Luca 7:11-17
All’ingresso
della città di Nain, due cortei s’incontrano. Uno sta seguendo una bara, quella
del figlio unico di una donna vedova, l’altro avanza dietro a Gesù. Che
contrasto tra questi due gruppi di persone! Uno accompagna il “Principe della
vita” (Atti 3:15), e l’altro la morte, una morte spietata che colpisce senza
badare ai dolori che provoca. La folla che forma il corteo funebre manifesta una vera simpatia per quella povera
madre, ma che debole sollievo di fronte all’irrimediabile! Vedendo il dolore di
quella madre, Gesù, pieno di compassione, le dice: “Non piangere!”. Solo Lui può
parlare così, perché solo Lui può ridare la vita. E lo fa con queste parole:
“Ragazzo, dico a te, alzati!”. Con grande tenerezza, restituisce vivo alla
madre il suo unico figlio. Che consolazione!
Queste
parole molto personali di Gesù “Ragazzo, dico a te, alzati!” si rivolgono forse
anche a te, giovane o anziano che tu sia. Forse la tua vita è triste, senza
scopo. Ti senti incompreso, inutile,
abbandonato. Il tuo cuore piange, ma Gesù ha per te una parola personale che
vuole dare a te solo. La tua storia e la tua persona sono uniche per Dio, anche
se la tua vita è dolorosa e ti sembra senza senso.
“Alzati!”.
Oggi puoi incontrare il Signore
ascoltando e accogliendo con umiltà la sua Parola. Ti sarà data una vita
nuova, completamente nuova. Leggi la Bibbia, chiedi al Signore che ti apra il
cuore al suo messaggio, e vivrai!