Il
primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo (il Signore,) è
dal cielo.
1 Corinzi 15:47
Due uomini
Due
uomini: il primo disubbidiente che, dietro istigazione di Satana, mette in
dubbio la parola di Dio; il secondo perfettamente ubbidiente, che confida in
Dio senza vacillare.
Adamo
era stato posto in un luogo di delizie. Che cosa avrebbe potuto desiderare di
più? Era nelle condizioni più favorevoli per resistere al tentatore. Ahimé!
Appena commessa la colpa, dovette nascondersi e la voce di Dio echeggiò nel
giardino: “Dove sei?”
La
misera veste, da lui stesso confezionata con foglie di fico, non era
sufficiente per stare alla presenza di Dio. Tutto quello di cui l’uomo può
rivestirsi è incompatibile con la Sua
santità; così Dio, intervenendo in grazia, fece per Adamo ed Eva dei
vestiti di pelle di animali; ma per procurarli fu necessaria una vittima
innocente!
Il
secondo uomo è venuto dal cielo. Anche Lui incontrò Satana. Ma, finita ogni
sorta di tentazione, il diavolo lasciò Gesù
e se ne andò (Luca 4:13). Il momento sembrava ben scelto per far soccombere il
Salvatore che da quaranta giorni digiunava nel deserto e aveva fame (v. 1-4).
Ma il suo cibo era di fare la volontà del Padre che lo aveva mandato (Giovanni
4:34). Tutta la sua vita fu un trionfo e
tale fu anche la sua morte. “Dio… lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato
gloria affinché la vostra fede e la vostra speranza siano in Dio” (1 Pietro
1:21).