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giovedì 18 luglio 2019

18 luglio


Egli riduce la tempesta al silenzio e le onde del mare si calmano. Si rallegrano alla vista delle acque calme ed egli li conduce al porto tanto sospirato.
Salmo 107:29, 30

Gesù, il grande pilota

Un poeta inglese ha scritto: “Io sono il padrone del mio destino, sono il capitano della mia anima”.
Forse direte: “Ecco una persona forte. L’avvenire sulla terra e l’aldilà non gli fanno paura. È lui solo il padrone della sua nave”. Eppure, dopo qualche tempo, questo scrittore perse la figlioletta di cinque anni e fu distrutto dal dolore. Qualche anno più tardi, negli ultimi giorni di vita, non nascondeva la propria disperazione.
Poveri esseri questi padroni del proprio destino! I loro giorni se ne vanno come portati via da un torrente in piena, e non possono nemmeno rallentarne la corsa. Pretendono di essere “i capitani della propria anima”, ma chiedete loro su quale fondale getteranno l’ancora. Probabilmente vi risponderanno che non lo sanno. Che lo vogliano o no, non potranno evitare che la loro anima compaia davanti a Dio e lì dovranno rispondere a questa solenne domanda: “Che ne hai fatto del sacrificio del mio Figlio morto sulla croce per te?” Prima di giudicare il colpevole, Dio l’ha amato e ha fatto di tutto per salvarlo; non gli chiede altro che di credergli. Se l’uomo ha rifiutato, ne subirà il castigo. È impossibile sottrarsi alla giustizia divina. L’amore di Dio è stato senza limiti, e la giustizia si eserciterà inflessibilmente.
Affidate il timone della vostra vita a Gesù, il grande pilota. Lui solo può raddrizzare la barra del timone, tenerla con mano sicura, guidare la vostra imbarcazione fino al porto. Abbiate fiducia in Lui! Non ve ne pentirete mai.