Egli
riduce la tempesta al silenzio e le onde del mare si calmano. Si rallegrano
alla vista delle acque calme ed egli li conduce al porto tanto sospirato.
Salmo 107:29, 30
Gesù, il grande pilota
Un
poeta inglese ha scritto: “Io sono il padrone del mio destino, sono il capitano
della mia anima”.
Forse
direte: “Ecco una persona forte. L’avvenire sulla terra e l’aldilà non gli
fanno paura. È lui solo il padrone della sua nave”. Eppure, dopo qualche tempo,
questo scrittore perse la figlioletta di cinque anni e fu distrutto dal dolore.
Qualche anno più tardi, negli ultimi giorni di vita, non nascondeva la propria
disperazione.
Poveri
esseri questi padroni del proprio destino! I loro giorni se ne vanno come
portati via da un torrente in piena, e non possono nemmeno rallentarne la
corsa. Pretendono di essere “i capitani della propria anima”, ma chiedete loro
su quale fondale getteranno l’ancora. Probabilmente vi risponderanno che non lo
sanno. Che lo vogliano o no, non potranno evitare che la loro anima compaia
davanti a Dio e lì dovranno rispondere a questa solenne domanda: “Che ne hai
fatto del sacrificio del mio Figlio morto sulla croce per te?” Prima di
giudicare il colpevole, Dio l’ha
amato e ha fatto di tutto per salvarlo; non gli chiede altro che di credergli.
Se l’uomo ha rifiutato, ne subirà il castigo. È impossibile sottrarsi alla
giustizia divina. L’amore di Dio è stato senza limiti, e la giustizia si
eserciterà inflessibilmente.
Affidate il timone della vostra
vita a Gesù, il grande pilota. Lui solo può raddrizzare la
barra del timone, tenerla con mano sicura, guidare la vostra imbarcazione fino
al porto. Abbiate fiducia in Lui! Non ve ne pentirete mai.