Non
c’è distinzione: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono
giustificati gratuitamente per la sua grazia…, mediante la fede…, per
dimostrare la sua giustizia… affinché egli sia giusto e giustifichi colui che
ha fede in Gesù.
Romani 3:22-26
Dio è indulgente?
Vi
sono persone che fanno assegnamento sull’indulgenza di Dio riguardo alle loro
colpe. Ma Dio è davvero indulgente? Può passare alla leggera sul peccato? Può
sacrificare la sua santità per manifestare la sua grazia? Non è possibile.
Quando, sulla croce, Gesù portava il peso dei peccati di quelli che avrebbero
creduto in Lui, Dio l’ha giudicato come un colpevole. Eppure era il suo Figlio
diletto e i peccati che portava non erano suoi. Ma la loro espiazione esigeva
il giudizio di Dio.
Non
dobbiamo contare sull’indulgenza divina. Dio
non è indulgente, è giusto. E poiché Gesù ha preso su di Sé la nostra colpa
e ha subìto il castigo che noi meritavamo, il prezzo della nostra salvezza è stato completamente pagato; Dio non
esigerà un ulteriore pagamento. Occorreva il sacrificio di una vittima santa,
che non avesse mai conosciuto il peccato, per poter espiare quello degli altri.
“Cristo morì per i nostri peccati” (1 Corinzi 15:3). È questo che bisogna
credere.
Dio non è indulgente, è amore.
Egli offre fin da ora un perdono
completo, non una riduzione di pena. Nessun uomo al mondo, per quanti
poteri abbia, ha il potere di perdonare i peccati, perché “tutti hanno
peccato”. Ma Dio non si ricorderà dei nostri peccati, poiché il sangue di Gesù
ci ha purificati. Dio è giusto nei confronti del suo Figlio e dell’opera da Lui
compiuta, quando “giustifica” colui che crede. Chi ha completa fiducia in Lui
ha la pace con Dio, per l’eternità.