Chiunque commette il
peccato è schiavo del peccato.Se
dunque il Figlio (di Dio, Gesù Cristo) vi
farà liberi, sarete veramente liberi.
Giovanni
8:34, 36
Veramente
liberi?
Che cos’è la libertà? È
fare quello che ci pare e piace? La Bibbia ci racconta che, in origine, Adamo aveva un solo comandamento da
rispettare: non mangiare il frutto di un certo albero. E ha mangiato proprio
quello! Con quel primo atto di disubbidienza, che ha manifestato un desiderio
d’indipendenza, sono entrati nel mondo il peccato e la morte (Romani 5:12).
Gesù
ci parla di un giovane che rivendicava la propria libertà. Abbandona il padre,
esigendo la sua parte di eredità, e parte per un paese lontano dove spende
tutto. Là, libero di gozzovigliare, si riduce in tali ristrettezze che gli fa
gola persino il mangime dei porci (Luca
15:11-17).
La
libertà di fare quello che si vuole non porta la felicità, tanto meno quando si
mette da parte Dio. Satana, sempre opposto a Dio, dice di sì e fa false
promesse, di ogni tipo. Dal canto suo, l’uomo ha sempre cercato l’indipendenza
e respinto le costrizioni. Alcune persone arrivano al punto di confondere la libertà con la permissività e
anche l’impunità. Ma in nome della libertà si può diventare schiavi! Presto
le illusioni svaniscono e arriva inevitabilmente la delusione. La vera
felicità, la vera libertà si hanno solo quando riconosciamo il nostro peccato,
ci pentiamo e ci rivolgiamo a Dio per trovare il suo perdono e la salvezza. La vera felicità per il credente non
consiste nell’approfittare della vita per fare la propria volontà, ma nel vivere con Dio, ricercando le cose che
piacciono al Signore.