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giovedì 8 agosto 2019

08 agosto


Chiunque commette il peccato è schiavo del peccato.Se dunque il Figlio (di Dio, Gesù Cristo) vi farà liberi, sarete veramente liberi.
Giovanni 8:34, 36

Veramente liberi?

Che cos’è la libertà? È fare quello che ci pare e piace? La Bibbia ci racconta che, in origine, Adamo aveva un solo comandamento da rispettare: non mangiare il frutto di un certo albero. E ha mangiato proprio quello! Con quel primo atto di disubbidienza, che ha manifestato un desiderio d’indipendenza, sono entrati nel mondo il peccato e la morte (Romani 5:12).
Gesù ci parla di un giovane che rivendicava la propria libertà. Abbandona il padre, esigendo la sua parte di eredità, e parte per un paese lontano dove spende tutto. Là, libero di gozzovigliare, si riduce in tali ristrettezze che gli fa gola persino il mangime dei porci (Luca 15:11-17).
La libertà di fare quello che si vuole non porta la felicità, tanto meno quando si mette da parte Dio. Satana, sempre opposto a Dio, dice di sì e fa false promesse, di ogni tipo. Dal canto suo, l’uomo ha sempre cercato l’indipendenza e respinto le costrizioni. Alcune persone arrivano al punto di confondere la libertà con la permissività e anche l’impunità. Ma in nome della libertà si può diventare schiavi! Presto le illusioni svaniscono e arriva inevitabilmente la delusione. La vera felicità, la vera libertà si hanno solo quando riconosciamo il nostro peccato, ci pentiamo e ci rivolgiamo a Dio per trovare il suo perdono e la salvezza. La vera felicità per il credente non consiste nell’approfittare della vita per fare la propria volontà, ma nel vivere con Dio, ricercando le cose che piacciono al Signore.