Tacete
davanti al Signore, Dio!
Sofonia 1:7
Ma
tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la
preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto,
te ne darà la ricompensa.
Matteo 6:6
Il valore del silenzio
La
nostra è l’epoca del rumore, almeno nei nostri paesi. Auto e altri mezzi di
trasporto, macchinari di ogni tipo, radio, televisioni, il vociare di tanta
gente… La nostra tranquillità è aggredita da mille rumori. Così, per molti, il
silenzio è diventato sinonimo di vuoto, di nulla, e si tende a evitarlo.
Il
rumore, notiamolo, non è sempre fisico. C’è anche quel turbine incessante di
pensieri nel quale il mondo ci trascina. Tutto questo invade la nostra mente.
Dobbiamo
riscoprire il valore del silenzio. Non un silenzio sterile per rassicurare i
nostri pensieri, o piangere sui nostri sogni delusi. Ma un silenzio per ascoltare Dio, pregarlo e adorarlo. Abbiamo bisogno di
questo silenzio per la nostra anima come dell’aria per i nostri polmoni.
Più
di una semplice assenza di rumore, il silenzio è un atteggiamento di ascolto e di apertura. Ci permette il
raccoglimento necessario per stare davanti a Dio per mezzo della fede.
“Fermatevi… e riconoscete che io sono Dio” (Salmo 46:10). Se prendiamo questi
momenti di silenzio per ricaricarci presso Dio, per ascoltare la sua voce “come
un mormorio di vento leggero” (1 Re 19:12), lontano dai rumori e dalle
preoccupazioni, le nostre vite soffriranno meno di quella dispersione che le
inaridisce. Saranno arricchite dalla presenza del Signore e da una lode
preparata nel cuore per l’ora dell’adorazione. Questi momenti ci aiuteranno
anche a pensare agli altri, per essere più attenti alle loro gioie e alle loro
pene. Diventeremo messaggeri di pace, della pace che Dio offre a tutti quelli
che confidano in lui.