Quanto
sono belli, sui monti, i piedi del messaggero di buone notizie, che annunzia la
pace, che è araldo di notizie liete, che annunzia la salvezza!
Isaia 52:7
In
questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha
mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati.
1 Giovanni 4:10
La bellezza che salva
In
un suo romanzo, lo scrittore russo Dostoievski fa pronunziare a un suo
personaggio questa frase, diventata celebre: “La bellezza salverà il mondo”. Ma
qual è la bellezza che ci può salvare? È forse quella dell’arte o della moda?
Anzi, sono spesso queste cose che ci distraggono dalla bellezza essenziale
della vita.
C’è
poi la bellezza della natura: la luminosità di un paesaggio sotto la neve, i
fiori e la loro tavolozza di colori, la melodia dei canti degli uccelli nel
bosco, i visi di bimbi felici… Queste
manifestazioni di bellezza innalzano i nostri pensieri verso il Creatore
che ne è la sorgente e ci stimolano a tentare di conoscerlo.
Ma
la bellezza incomparabile è quella che ci salva, la bellezza dell’amore di Dio, manifestata alla croce di Cristo. Là
riconosciamo e adoriamo Colui che è “bello, più bello di tutti i figli degli
uomini” (Salmo 45:2), Gesù, che muore per i nostri peccati. Ma Gesù è
risuscitato e, per fede, già lo vediamo quando verrà nel suo regno; di questo
parla il profeta Isaia quando dice: “Gli occhi tuoi ammireranno il re nella sua
bellezza… Là il Signore sta per noi in tutta la sua maestà” (Isaia 33:17, 21).
“Una
cosa ho chiesto al SIGNORE e quella ricerco:
abitare nella casa del SIGNORE tutti i giorni
della mia vita, per contemplare la
bellezza del SIGNORE e meditare…” (Salmo
27:4).