La memoria del giusto è
in benedizione.
Proverbi 10:7
Anche
Cristo ha sofferto per voi, lasciandovi un esempio, perché seguiate le sue
orme. Egli non commise peccato e nella sua bocca non si è trovato inganno.
1 Pietro 2:21, 22
Una traccia nel cielo
Lassù
nel cielo, a diecimila metri d’altitudine, l’aereo, per quanto grande sia, è
pressoché invisibile. Invece, quello che tutti vedono, è la lunga scia bianca
che l’aereo lascia nel cielo, a volte visibile per molto tempo dopo il suo
passaggio.
Che
traccia abbiamo lasciato noi nel ricordo di quelli che abbiamo incontrato? Che
impronta lasciamo nel cuore di coloro che frequentiamo, marito, moglie, figli,
parenti, amici? Desidereremmo tanto aver lasciato una scia di purezza, di
amore, d’incoraggiamento, di pace! Ma forse questo non è avvenuto, e abbiamo
sulla coscienza il peso e la sofferenza di aver dato più volte un cattivo
esempio. Coraggio! Non è mai troppo tardi per riconoscere i propri torti e
cambiare vita. Incominciamo con l’andare a Gesù. Lui solo può prendere le
nostre vite così come sono, rovinate dal peccato, e purificarle e trasformarle.
Se lo facciamo, l’amarezza può cedere il posto alla dolcezza, il rancore al
perdono, l’egoismo alla compassione, l’orgoglio all’umiltà.
Vi sono
persone che si ricordano di una buona parola che ha impedito loro di inoltrarsi
in un vicolo cieco, o di una lettera, una visita, un esempio di umiltà e di
altruismo che hanno lasciato in loro un ricordo luminoso.
Tuttavia,
il primo desiderio del credente non dev’essere quello di lasciare un buon
ricordo di sé, bensì di fare in modo che
Cristo sia visto in lui, nel suo comportamento e nelle sue parole. Pensiamo
all’umiltà di Giovanni Battista che diceva, parlando di Gesù: “Bisogna che Egli
cresca, e che io diminuisca” (Giovanni 3:30).