Smettete
di confidarvi nell’uomo, nelle cui narici non c’è che un soffio; infatti quale
importanza gli si potrebbe attribuire?
Isaia 2:22
Volgetevi
a me e siate salvati… Poiché io sono Dio e non ce n’è alcun altro.
Isaia 45:22
Un messaggio venuto dal cielo
L’universo
è un libro smisurato, continuamente aperto davanti a me. Mi fa intravedere la
potenza eterna e la divinità del suo Autore (Romani 1:20), ma non mi dice
quello che io sono per Lui. Come fare a saperlo? Potrei ripiegarmi su me
stesso, fare un’introspezione, esaminare i miei pensieri, analizzare i miei
sentimenti, giudicare le mie azioni e vedere ciò che io sono ai miei occhi, ma
non saprei mai quello che Dio pensa di me. Lui solo può rivelarmi quello che
Lui è e quello che sono io; e lo fa in un libro: la Bibbia.
La
Bibbia dichiara: “Tutti si sono sviati, tutti
sono corrotti” (Salmo 14:3). Devo riconoscere questo umilmente, senza
nasconderlo.
La
Bibbia dichiara che Dio è santo, è
perfetto, puro, felice in se stesso. In
sua presenza il male non può sussistere; se c’è, non può non giudicarlo.
Quindi, così come sono, mi è impossibile entrare in una felice relazione con
Dio.
Ma
la Bibbia non si ferma a questa constatazione di fallimento. Presenta anche un messaggio di grazia. Se afferma che
sono perduto a causa del peccato, mi dice pure che posso essere salvato da Gesù
Cristo. Mi fa vedere la mia miseria morale, ma nello stesso tempo la grazia di
Dio, più grande della mia miseria. Mi
condanna, ma se riconosco il mio stato e se credo in Gesù Cristo mi assicura
che sono lavato dal suo sangue, giustificato da Dio e adottato da lui come suo
figlio. Dio mette il dito sulla piaga del mio peccato, ma poi la guarisce
perfettamente e per sempre.