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domenica 18 agosto 2019

18 agosto


Smettete di confidarvi nell’uomo, nelle cui narici non c’è che un soffio; infatti quale importanza gli si potrebbe attribuire?
Isaia 2:22

Volgetevi a me e siate salvati… Poiché io sono Dio e non ce n’è alcun altro.
Isaia 45:22

Un messaggio venuto dal cielo

L’universo è un libro smisurato, continuamente aperto davanti a me. Mi fa intravedere la potenza eterna e la divinità del suo Autore (Romani 1:20), ma non mi dice quello che io sono per Lui. Come fare a saperlo? Potrei ripiegarmi su me stesso, fare un’introspezione, esaminare i miei pensieri, analizzare i miei sentimenti, giudicare le mie azioni e vedere ciò che io sono ai miei occhi, ma non saprei mai quello che Dio pensa di me. Lui solo può rivelarmi quello che Lui è e quello che sono io; e lo fa in un libro: la Bibbia.
La Bibbia dichiara: “Tutti si sono sviati, tutti sono corrotti” (Salmo 14:3). Devo riconoscere questo umilmente, senza nasconderlo.
La Bibbia dichiara che Dio è santo, è perfetto, puro, felice in se stesso. In sua presenza il male non può sussistere; se c’è, non può non giudicarlo. Quindi, così come sono, mi è impossibile entrare in una felice relazione con Dio.
Ma la Bibbia non si ferma a questa constatazione di fallimento. Presenta anche un messaggio di grazia. Se afferma che sono perduto a causa del peccato, mi dice pure che posso essere salvato da Gesù Cristo. Mi fa vedere la mia miseria morale, ma nello stesso tempo la grazia di Dio, più grande della mia miseria. Mi condanna, ma se riconosco il mio stato e se credo in Gesù Cristo mi assicura che sono lavato dal suo sangue, giustificato da Dio e adottato da lui come suo figlio. Dio mette il dito sulla piaga del mio peccato, ma poi la guarisce perfettamente e per sempre.