Intrecciata
una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano
destra.
Matteo
27:29
Gesù dunque
uscì, portando la corona di spine e il manto di porpora. Pilato disse loro:
“Ecco l’uomo!”
Giovanni
19:5
“Ecco
l’uomo!” (1)
Quando il
Signore esce, portando la corona di spine e il manto di porpora, Pilato lo
presenta alla folla dicendo: “Ecco l’uomo!”
Caro
lettore, ti sei mai fermato davanti a un tale Uomo? Era vero quello che diceva
Pilato: un uomo era là, ma non un
uomo come noi. Il Signore era venuto per compiere una redenzione perfetta ed
eterna; perciò Egli doveva, in ogni cosa, esser fatto simile ai suoi fratelli e
partecipare come loro “al sangue e alla carne” (Ebrei 2:14-18). Egli “svuotò se
stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini” (Filippesi
2:7), addirittura “in carne simile a carne di peccato” (Romani 8:3)! Ma il suo
abbassamento non si è limitato alla sua venuta sulla terra. Divenuto uomo,
“abbassò se stesso, facendosi ubbidiente
fino alla morte, e alla morte di croce” (Filippesi 2: 8). Questo grande
amore che si umilia è sceso dunque ancora più in basso, fino a offrire la vita
e morire per un mondo perduto.
“Ecco
l’uomo!”. È a questo Uomo che Dio dice: “Tu le spezzerai (le nazioni) con una
verga di ferro; tu le frantumerai come un vaso d’argilla” (Salmo 2:9). Ma
cos’aveva in mano in quel momento? Una canna. E con una canna i suoi nemici gli
percuotevano il capo! Ma quando apparirà in gloria, sarà “rivestito di maestà”
(Salmo 93:1), e avrà sul suo vestito un nome scritto: “Re dei re e Signore dei
signori” (Apocalisse 19:16).
Cos’era in
quel momento il suo vestito? Per derisione gli avevano gettato sulle spalle un
mantello, forse di un soldato, una “clamide”, di porpora.
(segue)