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mercoledì 18 settembre 2019

18 settembre


(Gesù disse:) “Questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”.
Giovanni 6:40

… le nazioni alle quali ti mando per aprire loro gli occhi, affinché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio.
Atti 26:17, 18

Riconoscere Gesù

Leggere Giovanni 9:13-38


Nelle Sacre Scritture, il racconto della guarigione del cieco, per opera di Gesù, dimostra come possiamo arrivare a conoscerlo. Il cieco ha ricuperato la vista e, nel contempo, ha scoperto chi era Gesù. All’inizio, Gesù era per lui solo un uomo, ma più tardi, dopo la guarigione fa un passo in più. Alla domanda dei farisei: “Tu, che dici di lui?”, risponde: “È un profeta”. Più tardi, dopo un suo nuovo incontro con Gesù, esclama: “Signore, io credo”, e l’adora. Così lo riconosce apertamente come il suo Signore e il suo Dio.
Descrivendoci questo episodio nei dettagli, la Parola di Dio invita ciascuno a porsi la domanda: “Ed io, a che punto sono? Chi è Gesù per me?” Nessuno nega l’esistenza di Gesù come uomo; Egli è anche riconosciuto quasi universalmente come un profeta, un inviato da Dio, ma questo non basta. Purtroppo, molti si fermano lì.
Per essere salvati, bisogna, come il cieco, riconoscere in Gesù il Figlio di Dio, il Signore che si adora come Dio. La fede della Bibbia è credere in Lui.
La guarigione del cieco illustra la risposta ai nostri bisogni, perché, in certo qual modo, siamo tutti nati ciechi sul piano spirituale. Se riconosceremo il nostro stato di peccatori davanti a Dio, egli ci darà l’occhio della fede che permette di discernere in Gesù, il Figlio di Dio, nostro Salvatore.