Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa l’anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato di chi sarà?” Così è per chi accumula tesori per sé e non è ricco davanti a Dio.
Luca
12:20-21
Il principio della saggezza
In quasi tutti i
paesi del mondo, radio e televisione trasmettono più volte al giorno le
previsioni del tempo e l’andamento della Borsa. Sembra che quello che conta di
più, per molti, sia il tempo che farà domani e la possibilità di guadagnare più
denaro! D’altronde, il crollo (del corso) della Borsa è l’incubo perpetuo dei circoli
finanziari. Un economista ha persino scritto: “Il timore di un crac borsistico
è l’inizio della saggezza”.
Questa frase è
una parodia di un versetto della Bibbia che però dice: “Il principio della
saggezza è il timore del SIGNORE”
(Proverbi 9:10). Si direbbe che quell’economista non conoscesse il vero senso
della parola “timore” nella Bibbia. Forse lo intendeva come “paura”, ma il timore di Dio significa riverenza, profondo
rispetto, sottomissione.
L’affermazione
dell’economista riflette una tendenza molto diffusa, quella di confidare nel
denaro invece che in Dio. È giusto investire i propri risparmi nel modo che
sembra più redditizio, ma se questo è l’obiettivo principale della nostra vita,
siamo dei poveri esseri.
La saggezza che
viene da Dio guarda in alto. Non si ferma alle cose apparenti, ma fa
assegnamento su Dio. Il credente sa che “il mondo passa con la sua
concupiscenza, ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno” (1 Giovanni 2:17).
A chi lo interrogava per sapere come “compiere le opere di Dio”, Gesù ha
risposto: “Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato”
(Giovanni 6:29).
Caro lettore,
ricordati che solo le Sacre Scritture (la Bibbia) “possono darti la sapienza
che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù” (2 Timoteo 3:15).