Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore… pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.
Isaia
53:3
Non doveva il Cristo soffrire tutto
ciò ed entrare nella sua gloria?
Luca
24:26
Le risposte della Bibbia sulla sofferenza
La Bibbia non
presenta la sofferenza come qualcosa di astratto, ma parla di situazioni
concrete, di sofferenze per la violenza, i tradimenti, le umiliazioni, il
disprezzo; e anche del corpo malato, ferito, in agonia. Sofferenza dell’anima
che geme e si chiede: “Ma Dio dov’è?”, e aspetta una risposta.
Il libro di
Giobbe descrive in termini impressionanti l’esperienza umana della sofferenza.
Da un lato c’è Giobbe, un uomo giusto che ha perso tutto, i figli e i beni, ed
è gravemente malato; dall’altro i suoi amici che pretendono di spiegargli il
motivo della sua sofferenza, accusandolo di colpe che non ha. Ma, alla fine,
interviene Dio e dice loro: “Non avete parlato di me secondo la verità, come ha
fatto il mio servo Giobbe” (Giobbe 42:8). Una lezione importante che ci chiude
la bocca in presenza di coloro che stanno soffrendo.
Ma la storia di
Giobbe va oltre. Dio si serve di quella terribile prova per insegnargli
qualcosa. Prima gli fa vedere la propria grandezza di Creatore, poi gli svela
il suo interesse per lui e la perfezione indiscutibile dei suoi piani. Giobbe
deve ridimensionarsi di fronte alla grandezza e alla giustizia di Dio, deve
rendersi conto che non è con la propria
giustizia che si può guadagnare il Suo favore, ma che ci vuole un Suo
intervento in grazia. Egli comprende la sua piccolezza e alla fine esclama: “Il
mio orecchio aveva sentito parlare di te ma ora l’occhio mio ti ha visto”
(Giobbe 42:5).