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giovedì 24 settembre 2020

24 settembre - Azzerare il contatore

 Può un Cusita (Etiope) cambiare la sua pelle o un leopardo le sue macchie?

Geremia 13:23

 

(Dio dice:) “Io ho fatto sparire le tue trasgressioni come una densa nube, e i tuoi peccati, come una nuvola; torna a me, perché io ti ho riscattato".

Isaia 44:22

 

Azzerare il contatore

 

Nella vita di ognuno di noi vi sono episodi di cui non siamo orgogliosi, delle colpe di cui ci vergogniamo quando ci ritroviamo soli con noi stessi, e che ci fanno soffrire. Allora cerchiamo di dimenticare e di respingere tali ricordi. Quello che è chiamato “complesso di colpa” a volte è proprio la giusta percezione del peccato. Come essere liberati da quel rimorso che ci ossessiona o da una colpa che ci turba? Sappiamo molto bene che non possiamo cancellare i peccati commessi, e sappiamo anche che non possiamo essere sicuri di non commetterne altri. Nessuno può, da solo, azzerare il contatore della propria coscienza! Le colpe e i peccati sono scritti nella coscienza in modo indelebile, come le macchie di colore sul pelame di un animale.

Nessuno può cancellare le colpe passate, né per sé, né per altri (Salmo 49:7). Solo Dio lo può fare. Infatti, Egli fa questa promessa: “Anche se i vostri peccati fossero come lo scarlatto, diventeranno bianchi come la neve” (Isaia 1:18).

Com’è possibile? Perché il suo Figlio Gesù Cristo “è stato dato a causa delle nostre offese” (Romani 4:25). “Egli ha portato i nostri peccati (ossia il castigo che questi meritavano) nel suo corpo, sul legno della croce” (1 Pietro 2:24). Il suo sangue sparso, il dono della sua vita, rendono giusto chiunque crede in Lui e lo accetta come suo Salvatore. Il credente è così un colpevole graziato, un peccatore perdonato, in pace con Dio e con se stesso. I suoi peccati sono cancellati per sempre (Ebrei 9:22).

“Beati quelli le cui iniquità sono perdonate e i cui peccati sono coperti” (Romani 4:7)!