Anche a Set nacque un figlio, che chiamò Enos. Allora si cominciò a invocare il nome del SIGNORE.
Genesi
4:26
Enos
Set è il figlio
che Eva partorì dopo la morte di Abele e dopo la maledizione pronunciata da Dio
contro Caino (Genesi 4). A sua volta Set ebbe un figlio, che chiamò Enos, cioè
“uomo mortale”. Chiamando così suo figlio, Set riconosce che il giudizio di Dio
pesa sopra ogni uomo e che la morte è la conseguenza del peccato. Ma ecco un
secondo carattere della famiglia di Set. “Allora si cominciò a invocare il nome
del SIGNORE”. Invocare il nome del
Signore presuppone la fede. “Come invocheranno colui nel quale non hanno
creduto?” (Romani 10:14). Invocare il nome del Signore è innanzitutto trovare
la salvezza con le benedizioni infinite che questa comporta. “Chiunque avrà
invocato il nome del Signore sarà salvato” (Romani 10:13). Quando poi ho
ottenuto la salvezza, allora invoco il nome del Signore per adorarlo. È
il significato di questa frase: “Allora si cominciò ad invocare il nome del SIGNORE”.
Da quel momento vi furono sulla terra degli adoratori del vero Dio, tutti
uomini di fede che hanno invocato il nome
del Signore (Genesi 12:8).
Invocare Dio
presuppone una relazione vivente con lui e questa si ha solo tramite la fede in
Cristo e nel suo sacrificio. “Per mezzo di lui, dunque, offriamo continuamente
a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo
nome” (Ebrei 13:15).