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martedì 26 maggio 2015

Sullo Spirito Santo - Capitolo 3

Alcune 'risposte' e/o 'commenti' sul 'lavoro' dello Spirito Santo.


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Domanda -  spiegare versetto: "Colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del Suo Spirito" (Romani 8:11).
Risposta - Non penso che 'vivificherà' significhi 'risusciterà':
Non esiste un legame fra risurrezione e precedente presenza dello Spirito nel corpo di chi verrà risuscitato, basta pensare ai credenti morti prima della Pentecoste, dopo il Rapimento e a tutti i bambini e 'irresponsabili', che pure saranno risuscitati e - ne sono convinto - come noi avranno un corpo di gloria.
Il contesto di Romani 8 sembra suggerire che 'vivificare' significhi dare, all'uomo di Romani 7 (Chi mi libererà da questo corpo di morte?) quella energia di cui ha bisogno per compiere la volontà di Dio.
In Romani 4:19 Abramo, svigorito, trova 'forza'.. perché Dio è Colui che fa rivivere i morti' (v.17);  e da un centenne svigorito scaturirà una progenie numerosissima.... 
Ma il Nuovo Testamento va oltre, non si limita a presentare l'uomo come 'incapace', lo definisce 'morto' e se Abramo, 'svigorito',  fu 'fortificato' noi 'morti', dobbiamo essere 'vivificati'.
Penso che sia questo anche il significato di Romani 8-1...: "Non c'è dunque ora alcuna condanna, per quelli che sono in Cristo Gesù, perché la legge dello Spirito della vita...."
I cristiani non sono condannati a desiderare il bene senza avere la capacità di farlo (Romani 7), al contrario non c'è alcuna condanna all'incapacità, non per quelli che sono in Cristo Gesù, che agiscono secondo la legge dello Spirito della vita...

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Domanda - spiegare versetto: "Avendo creduto in Lui (cioè in Cristo) avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo..., il quale è pegno della nostra eredità" (Efesini 1:13-14).
Risposta - Credo che riguardi tutti i credenti del periodo Pentecoste-Rapimento e che sia uno dei 'privilegi unici' del nostro tempo. '
E' una benedizione da non confondere con la 'nuova nascita' perché è un intervento di Dio, nei Suoi, successivo alla fede (dopo aver creduto o avendo creduto, non credendo), quindi ben distinto.
Benché, almeno nei resoconti storici del Libro degli Atti, molto probabilmente l'atto del 'sigillo' venga sempre indicato come un intervento successivo alla 'nuova nascita' e da essa separato anche nel tempo (perché Dio suggella i figli, non gli increduli), mi pare che generalmente l'insegnamento datoci nelle Epistole consideri sempre tutti i veri cristiani come 'suggellati' ed io suggerisco di 'darlo per scontato'.

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Domanda - spiegare versetto: "Noi offriamo il nostro culto per mezzo dello Spirito di Dio... e non mettiamo la nostra fiducia nella carne" (Filippesi 3:3)
Risposta - Per 'culto', cioè 'servizio', si intende tutto ciò che è offerto a Dio, quindi  lode, preghiera, interventi pratici nel Nome di Dio a favore dei fratelli e di tutti gli uomini, offerta dei nostri beni, ecc... ma anche, ed anzi particolarmente, sofferenze, scherni e persecuzioni sopportate per amore del Signore, portando il Suo vituperio (Eb.13:13)..
In quel capitolo 'culto' sembra proprio indicare particolarmente il frutto del vituperio'. 

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Domanda - spiegare versetti:         "Non spegnete lo Spirito" (1 Tessalonicesi 5:19) -
                                                           " Non rattristate lo Spirito Santo" (Efesini 4:30)
Risposta - Non spegnere (1 Tess.5-19) sembra riferirsi ad azione che possiamo fare verso gli altri, ostacolando l'azione dello Spirito nella loro vita; ovviamente solo per quanto dipende da noi, dato che lo Spirito Santo non può essere spento.

Non contristare (Ef. 4:30) è più facile da capire; temo che molto spesso noi opponiamo resistenza a questo nostro 'Ospite'. 

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Domanda - Lo Spirito Santo è una Persona divina o una Potenza?
Risposta - E' risaputo che Testimoni di Geova ed altri, considerano lo Spirito Santo solo come 'manifestazione di potenza di Dio' e possono farlo citando molti passi nei quali lo Spirito Santo è effettivamente presentato nel Suo carattere di potenza.
Però non possiamo assolverli perché è veramente da condannare che trascurino tutti gli altri passi, e sono veramente tanti, che Lo presentano come Colui che agisce, decide, parla, ... cioè una Persona. Dio.

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Domanda - spiegare versetto: "Lo Spirito... dice...vieni!
Risposta - Troviamo queste parole negli ultimi versetti dell'ultimo capitolo dell'ultimo Libro della Bibbia, esattamente in Apocalisse 22:17.
Per qualche 'strana' ragione viene quasi sempre spiegato dicendo che lo Spirito Santo, e la 'sposa', ed ogni singolo credente, sono protesi verso un unico obiettivo, .. chiedere al Signore di tornare, e toglierli da questo mondo.
E' ovviamente ben vero che il Signore ha promesso che tornerà a prenderci, e io credo fermamente che la beata speranza in Tito 2:13 sia proprio l'attesa di quel momento.
Aggiungo che nella bella versione Diodati in Efesini 1-13 si legge: "siete stati suggellati con lo Spirito Santo della promessa", parole che quasi certamente non significano che lo Spirito era stato promesso ma che Egli tiene viva nel cuore dei credenti probabilmente proprio questa bella promessa.

Però non penso che la grande 'missione' dello Spirito Santo, in ogni tempo, sia da identificare in un 'vieni.. Signore Gesù.. ma in un 'vieni, vieni uomo peccatore, vieni al Salvatore'!
Lo Spirito Santo, non dal giorno della Pentecoste ma dal giardino in Eden, ha sempre avuto un obiettivo che ne ha caratterizzato il lavoro, ha parlato agli uomini di perdono, grazia, salvezza, li ha convinti di peccato, ha operato in loro il ravvedimento e dato vita alla fede che guarda al Salvatore Gesù e/o comunque crede nel Dio che giustifica l'empio.
Oggi lo Spirito è Testimone, con l'Acqua ed il Sangue, del valore della morte del Signore; ha lavorato, lavora e lavorerà per la salvezza degli uomini fino alla conversione dell'ultimo peccatore che accetterà il perdono di Dio alla fine del Millennio.

Sono pertanto convinto che non abbia mai detto - e che non dirà mai: vieni... Signore Gesù, ma che ha sempre detto, e penso sempre dirà,: "vieni... uomo peccatore, vieni al Salvatore".
E' triste che il nostro scarso amore per la salvezza degli uomini cerchi giustificazione attribuendo allo Spirito Santo un sentimento egoistico sconosciuto al cuore di Dio.
Lo Spirito dice 'vieni' e la stessa cosa la Parola attesta anche della 'sposa'.
E di ciascun credente? L'invito (se non l'ordine) è: "chi ode dica vieni affinché chi vuole, chi ha sete, venga, e prenda in dono dell'acqua della vita."

Aggiungo che mai, proprio in nessun caso, nell'intero Nuovo Testamento, troviamo anche un solo credente che prega il Signore di tornare e porre così fine a questo periodo.
Ma se è Lui che dice: 'Si, vengo presto', noi non possiamo che rispondere; 'Amen, vieni Signore Gesù'.

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Domanda - E' vero che i credenti hanno la promessa di godere ottima salute ?                          
Così mi hanno spiegato Isaia capitolo 53 v. 4. e 1' Pietro capitolo 2 v.24.
Risposta - Vari predicatori, che si definiscono evangelici, promettono guarigioni e salute fisica a tutti quelli che accettano la loro dottrina. Essi citano, a sostegno del loro insegnamento, i passi sopra elencati ed anche Matteo capitolo 8 v.17; credo doveroso smentirli categoricamente, perché il chiaro insegnamento della Parola di Dio evidenzia che, in questo tempo, non è così.

Lascio per ultimo un attento esame di Isaia capitolo 53.

Tutti sanno che gli Evangeli e il libro degli Atti parlano di guarigioni e anche di morti risuscitati ma persino il Signore non guariva sempre tutti e non risuscitava sempre tutti.
I Suoi miracoli di guarigione attestavano che Egli era entrato in casa dell'uomo forte (Satana), lo aveva vinto ed ora poteva saccheggiargli la casa (Matteo 12-29). Infatti il Signore Gesù aveva vinto Satana superando la tentazione (Matteo cap.4, non alla croce, come spesso si insegna) ed ora usava la Sua potenza per cacciare i demoni, guarire, risuscitare ecc...
Come Egli stesso diceva: con l'aiuto dello Spirito di Dio che io scaccio i demòni" (Matteo 12-28 e in Ebrei 6-5 è parlato delle potenze del mondo futuro, cioè il Regno del Signore, il Millennio; erano quelle dimostrazioni di potenza che permettevano agli apostoli ed alcuni dei primi discepoli di fare opere potenti, guarigioni ecc.
Spero che la Parola chiarirà che 'nel mondo a futuro' queste potenze porteranno ai credenti non solo ottima salute ma l'annullamento della morte.

La citazione di Isaia 53 riportata al capitolo 8 v.17 di Matteo è solo una spiegazione del carattere e della potenza che Egli mostrava nel suo ministero come Messia in mezzo al suo popolo. 

Pietro cita Isaia 53 ma senza alcun riferimento a guarigioni. Si noterà che parla di peccati, che Egli ha portato sul suo corpo, sul legno (della croce) affinché morti al peccato (non sani nel corpo) vivessimo per la giustizia.
Erano stati erranti come pecore ma ora, perché perdonati, erano tornati al Pastore e Vescovo delle loro anime (non al Medico-Guaritore dei loro corpi).
E' tipico di Pietro di mettere in contrasto la salvezza terrena (speranza di Israele e quindi comprensiva anche della salute del corpo) con la salvezza delle anime.  Così si esprime nel primo capitolo dove si legge: "ottenendo il fine della fede: la salvezza delle anime. "
Quella salvezza, cioè quella delle anime, era così poco presente nel pensiero degli Ebrei che persino i loro profeti - che tutto sapevano della salvezza terrena e del regno terreno - erano portati a indagare e fare ricerche (vedi capitolo 1 v.10).

Circa Isaia capitolo 53 le difficoltà sono più apparenti che reali.
Sono convinto che il capitolo ci presenti non solo uno sguardo su avvenimenti futuri, anticipandoci dettagli della croce di ben otto secoli, ma la confessione che farà il popolo di Israele, quando sarà pentito e riconsidererà il suo passato.
Infatti si legge: Chi ha creduto... non chi crederà - Egli è cresciuto davanti a noi... non Egli crescerà - Noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato....non noi lo riterremo colpito"
Quindi abbiamo più che una profezia della 'croce' fatta da Isaia otto secoli prima della morte del Signore, abbiamo una profezia della confessione che i credenti israeliti, particolarmente i giudei, faranno quando, al tempo della 'grande tribolazione', finalmente riconosceranno di aver crocefisso il loro Messia e Salvatore.

Isaia capitolo 53 avrà la sua piena realizzazione non otto ma almeno ventotto secoli dopo essere stato scritto. 
In Zaccaria capitolo 12 v. 10 a 14 è descritto nel dettaglio questo cordoglio.

Per loro, ed io credo di poter aggiungere per tutti i veri credenti che vivranno nel Millennio, diverranno una realtà terrena anche questi risultati della croce:
Non ci saranno malattie e non ci sarà la morte.
Mi sembra che anche indirettamente la Parola faccia capire che nel Millennio i veri credenti non morranno. Parlando della risurrezione (ovviamente dei corpi, perché solo il corpo muore e solo in corpo risuscita), sappiamo che esiste un preciso ordine:
1 Corinzi 15-23
1) Cristo, la primizia:
2a) Quelli che sono di Cristo alla Sua venuta
2b) Essi tornarono in vita (Apocalisse 20-4) Penso che si tratti di un avvenimento che completa la prima risurrezione (di vita) e che avverrà all'inizio del Millennio.
3-?) Esiste una terza fase? Non mi pare che sia prevista una ulteriore risurrezione di credenti; al contrario la Parola precisa: ...il rimanente dei morti non tornò in vita prima che fossero compiuti quei mille anni... ma in quei versetti si tratta di risurrezione di condanna, quindi dei soli increduli (Apocalisse 20-5 e da 11 a 15).

I veri credenti trascorreranno mille anni senza malattie, senza sofferenze, senza morte... poi il cielo.