di: D. Calamai
Brevi considerazioni
Se la
2° epistola metteva in guardia dal ricevere coloro che non portavano “la dottrina di Cristo”, la 3° esorta i
credenti a ricevere e aiutare coloro
l’insegnano (cfr.: Giovanni 13:20). Vegliare al bene dei servitori del Signore
è prendere parte all’evangelo (8).
G In
questa breve lettera ci sono presentate diverse persone:
-
Gaio, il destinatario della lettera era un
anziano la cui anima prosperava, che camminava nella verità, che agiva fedelmente
ed il cui amore era pubblicamente riconosciuto,
-
Demetrio, nominato alla fine dell’epistola
riceveva anche lui una buona testimonianza (cfr.: 1 Timoteo 3:7),
G per
contro, nella stessa assemblea vi era
-
Diotrefe, che aspirava al primato (cfr.: 1 Pietro
5:3) parlando male degli apostoli e rifiutandosi di riceverli. Oltre a questo
non solo non riceveva i fratelli, ma impediva ad altri che li ricevessero e chi
lo faceva veniva cacciato fuori dalla Chiesa.
G Giovanni
menziona anche dei fratelli evangelisti che erano “partiti per amore del nome di Cristo” (cfr: Atti 5:41)
G Giovanni
esorta Gaio a “non imitare il male, ma il
bene” (11 – cfr.: 1 Tessalonicesi 5:15). Esempi di bene e di male ne
troviamo in questa corta epistola come intorno a noi. Quale imitiamo? Seguiamo
prima di tutto il Signore nel quale si è
trovato solo il bene (Marco 7:37).