Cristo Gesù…
spogliò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini;
trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino
alla morte, e alla morte di croce.
Filippesi 2:6-8
Noi e gli altri
Un filosofo
ateo del XX secolo ha usato questa feroce espressione che la dice lunga
sull’egoismo umano: “L’inferno sono gli altri”. No, l’inferno secondo la
Bibbia, non sono gli altri, ma piuttosto il "faccia a faccia" con sé
stessi e coi rimorsi più cocenti, in uno stato di lontananza da Dio.
È vero che, su questa terra, il contatto con
gli altri è molto spesso fonte di frustrazioni, di conflitti interiori e
persino di antagonismi aperti. Lo si vede già in famiglia e nell’attività
professionale, e in tutti gli strati della società… Da che cosa dipende? La
fatica, lo stress, l’assenza di comunicazione? Sono veri tutti questi motivi,
ma la Bibbia ci insegna che la prima causa è il peccato. Dalla caduta dei
nostri progenitori, abbiamo in noi una sorgente di male; una parte di noi
stessi che spinge a disubbidire a Dio.
Questa constatazione può sembrare
pessimistica; ma solo se prendo coscienza di essere un peccatore, posso
rivolgermi a Dio. E allora, che liberazione! Dio dà una nuova vita a chi crede
in Gesù, la vita stessa di Gesù. Cristiani, se seguiamo il Signore, i nostri
contatti con gli altri cambieranno: non solo non cercheremo più di imporci,
ma si potranno vedere in noi alcuni tratti del Suo carattere: pazienza, bontà,
purezza, abnegazione di sé. La forza per assomigliare a Gesù non la troveremo
nelle nostre buone risoluzioni, ma nella fiducia in Dio che, con il suo
Spirito, ci farà crescere, rendendoci sempre più simili a Lui.