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sabato 23 maggio 2015

Mancanza di zelo

“Quanto allo zelo non siate pigri”
(Romani 12:11)

“… ma mosso da zelo anche maggiore… egli è ora più zelante che mai”
(2 Corinzi 8:17, 22)


(leggi: 2 Cronache 29) 

“Il re Ezechia aveva venticinque anni quando cominciò a regnare” (2 Cronache 29:1) e, fin dall’inizio del suo regno, si dimostrò zelante nelle cose del SIGNORE. Per prima cosa riaprì le porte della casa di Dio che Acaz, suo padre, aveva fatto chiudere per lasciare ogni spazio all’idolatria. Il suo zelo lo porta a fare un bel discorso di incoraggiamento ai sacerdoti e ai Leviti. Parlerà loro di ciò che ha a cuore di fare e li invita a una collaborazione in questo servizio per la casa di Dio. Questo re è cosciente di ciò che si deve fare ma ha anche la consapevolezza che non potrà fare tutto il lavoro da solo.
Potrà essere il promotore ma ha bisogno dell’aiuto. E chi meglio di altri potrà aiutarlo in questa purificazione della casa di Dio se non i sacerdoti e i Leviti?
Possiamo, già da questo, trarre una prima lezione. Se desideriamo essere fedeli a Dio dovremo prima di tutto considerare il servizio che Dio ci ha affidato e ricercare la collaborazione di altri che, con altrettanto zelo, si disporranno a svolgere la loro parte. La lettura di questo capitolo per intero è un vero incoraggiamento per ciascuno di noi.
I Leviti sembrano essere i primi a rispondere a questo invito del re e la Parola ci dà anche i loro nomi facendo sì che rimanga per sempre un ricordo di loro e di ciò che hanno fatto. Anche i sacerdoti partecipano a questa purificazione.
A lavoro ultimato il re si appresta ad offrire, nella casa di Dio, dei sacrifici. Questi sono così numerosi che i sacerdoti finiscono per essere troppo pochi per la mole del lavoro da svolgere (2 Cr 29:33/34). I Leviti andranno in soccorso ai sacerdoti e, così, dopo aver fatto la loro parte devono anche svolgere il compito di altri.
Ma perché è accaduto questo? I sacerdoti erano pochi? No! I sacerdoti sarebbero stati sufficienti se tutti si fossero purificati per svolgere questo lavoro. Non tutti i sacerdoti si erano purificati per tempo e questo aveva fatto sì che il lavoro non potesse essere svolto al meglio. Al contrario di una parte dei sacerdoti “i leviti avevano messo più zelo dei sacerdoti nel santificarsi” (2 Cr 29:34).
È, anche per noi, una grande lezione da imparare: per svolgere un qualunque lavoro noi dobbiamo “santificarci” (separarci) per il Signore. Quanto zelo abbiamo messo in questo? Dovremmo fare a gara per essere sempre pronti quando il Signore ci chiama a svolgere un qualunque servizio. Non essere pronti significa che altri dovranno fare anche la nostra parte, creeremo dei rallentamenti nel servizio, altri subiranno delle conseguenze per la nostra mancanza.

Facciamo nostra l’ingiunzione di Ezechia: “Figli miei, non siate negligenti perché il Signore ha scelto voi!