Seguici anche su Facebook!

Seguici anche su Facebook! Unisciti al Gruppo cliccando su:
https://www.facebook.com/groups/287768858057968/

giovedì 28 maggio 2015

Un padrone buono - Matteo 20:1/16

Ecco una bella parabola che risponde alla domanda che tanto preoccupava i discepoli: sapere chi sarebbe il primo e chi l’ultimo nel regno dei cieli.

Ø  Il salario di chi è chiamato
I primi (1) operai chiamati sono stati ingaggiati sulla base di un accordo reciproco: il prezzo di una giornata di lavoro è stata valutata in un denaro e questo salario proposto dal padrone è accettato dagli operai.
Essi lavorano per un salario, come mercenari, ma questo non è lo spirito che conviene poiché porterà, poi, anche a delle lamentale e a delle critiche contro il padrone (11).
Altri (3/5) sono stati chiamati a diverse ore del giorno. Erano lì sulla piazza a non far niente. Il padrone li chiama a lavorare nella Sua vigna e, per la paga, potranno contare sul giusto apprezzamento del lavoro svolto (4).
Il padrone esce ancora, all’ultima ora, e trova ancora persone da invitare ad andare a  lavorare  nella Sua vigna ma, con quest’ultimi  nessun accordo (6/7).
Sono lavoratori che hanno perso tempo fino a quel momento, ma la misericordia del padrone li ha cercati ed invitati a lavorare nella Sua vigna.
Ma quale sarà il loro salario, possiamo chiederci, se hanno lavorato così poco rispetto agli altri?

Ø  La stima del padrone
È sera, ogni operaio riceve il suo salario e gli ultimi sono i primi a riceverlo. Cosa ancora più straordinaria la loro paga è identica a quella di coloro che hanno lavorato fino dalla prima ora. Si è avuto, dunque, a che fare con un padrone ingiusto? Sicuramente no! Egli ha dato ai primi ciò che aveva stabilito con un accordo reciproco, ai secondi secondo ciò che aveva ritenuto giusto e, agli ultimi, che avevano servito rimettendosi fiduciosi nelle Sue mani, forse anche consapevoli di aver perso l’occasione e la gioia di servire durante la maggior parte della giornata, secondo la Sua grazia.
Le rimostranze di alcuni non cambieranno il modo di agire del padrone, anzi, Lo porteranno a mettere in evidenza la Sua sovranità che agisce in bontà: chi oserà discutere con lui (15)?

Il Signore insegna in questa parabola una grande lezione: nel regno di Dio la ricompensa non è mai un diritto.


D.C.