Ecco una bella parabola che risponde alla domanda che tanto preoccupava
i discepoli: sapere chi sarebbe il primo e chi l’ultimo nel regno dei cieli.
Ø
Il salario di chi
è chiamato
I primi (1) operai chiamati sono stati ingaggiati sulla base di un
accordo reciproco: il prezzo di una giornata di lavoro è stata valutata in un
denaro e questo salario proposto dal padrone è accettato dagli operai.
Essi lavorano per un salario, come mercenari, ma questo non è lo spirito
che conviene poiché porterà, poi, anche a delle lamentale e a delle critiche
contro il padrone (11).
Altri (3/5) sono stati chiamati a diverse ore del giorno. Erano lì sulla
piazza a non far niente. Il padrone li chiama a lavorare nella Sua vigna e, per
la paga, potranno contare sul giusto apprezzamento del lavoro svolto (4).
Il padrone esce ancora, all’ultima ora, e trova ancora persone da
invitare ad andare a lavorare nella Sua vigna ma, con quest’ultimi nessun accordo (6/7).
Sono lavoratori che hanno perso tempo fino a quel momento, ma la
misericordia del padrone li ha cercati ed invitati a lavorare nella Sua vigna.
Ma quale sarà il loro salario, possiamo chiederci, se hanno lavorato
così poco rispetto agli altri?
Ø
La stima del
padrone
È sera, ogni operaio riceve il suo salario e gli ultimi sono i primi a
riceverlo. Cosa ancora più straordinaria la loro paga è identica a quella di
coloro che hanno lavorato fino dalla prima ora. Si è avuto, dunque, a che fare
con un padrone ingiusto? Sicuramente no! Egli ha dato ai primi ciò che aveva
stabilito con un accordo reciproco, ai secondi secondo ciò che aveva ritenuto
giusto e, agli ultimi, che avevano servito rimettendosi fiduciosi nelle Sue
mani, forse anche consapevoli di aver perso l’occasione e la gioia di servire
durante la maggior parte della giornata, secondo la Sua grazia.
Le rimostranze di alcuni non cambieranno il modo di agire del padrone,
anzi, Lo porteranno a mettere in evidenza la Sua sovranità che agisce in bontà: chi oserà
discutere con lui (15)?
Il Signore insegna
in questa parabola una grande lezione: nel regno di Dio la ricompensa non è mai
un diritto.
D.C.