(Gesù disse:) “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il
loro cuore è lontano da me”.
Marco 7:6
“Chi ha i miei
comandamenti e li osserva, quello mi ama”.
Giovanni 14:21
Contraddizioni
La
dichiarazione pubblica della mia fede condiziona il comportamento che devo
tenere di fronte a tutti quelli che la odono o che mi conoscono. Ogni contraddizione tra le mie azioni e le mie
parole disonora il Signore e rende la mia testimonianza poco attendibile.
Per
esempio, se affermo che Dio è onnipotente, che è per me un Padre pieno d’amore
le cui cure non mancano mai… e tutti mi vedono inquieto, turbato e agitato, non
è una contraddizione?
Se
dichiaro che il credente non appartiene a questo mondo, che è uno straniero
sulla terra, e poi mi aggrappo ai beni terreni e ricerco affannosamente gli agi
e il successo, non è una contraddizione?
Se
dico di aspettare il Signore che può tornare da un momento all’altro e faccio
mille progetti senza tenerne alcun conto, anche questa è una contraddizione!
Non
vi è mai capitato di ringraziare Dio per il pasto che viene servito in tavola,
e un istante dopo lamentarvi perché non era di vostro gradimento?
Se
parlo della felicità dei credenti, non dovrei essere triste. Se vedo intorno a
me delle persone che non conoscono Gesù Cristo e non mostro loro la via della
salvezza, che credente sono?
Credenti,
svegliamoci! Con la forza che viene da Dio, con preghiera e umiltà, viviamo la
nostra fede senza vacillare. E soprattutto, non vergogniamoci dell’Evangelo!