Si fissa su
questioni e dispute di parole, dalle quali nascono invidia, contese,
maldicenza, cattivi sospetti, acerbe discussioni…
Fuggi queste cose,
e ricerca la giustizia, la pietà, la fede, l’amore, la costanza e la
mansuetudine.
1 Timoteo 6:4-5, 11
La salvezza attraverso la fuga
La
vittoria contro il male non si ottiene sempre con la resistenza o con il
combattimento. In molti casi, l’unica sicurezza possiamo trovarla nella fuga
che, contrariamente alle apparenze, può essere un vero atto di coraggio.
Possiamo stare certi che quando Dio dice
“fuggite” il pericolo è reale e ogni esitazione può avere conseguenze
disastrose.
Molti
hanno peccato perché pensavano di essere capaci di resistere al male e
credevano di non aver bisogno di fuggirlo. Il re Davide è caduto in un
terribile peccato di adulterio e omicidio perché, quando la tentazione gli si è
presentata davanti mentre passeggiava sul terrazzo della sua reggia e ha visto quella
bella donna, non ha distolto lo sguardo (2 Samuele 11:2).
Nell’Evangelo,
quando si presenta come il buon pastore, Gesù dice che dobbiamo fuggire dai
pastori “estranei” (Giovanni 10:5). Molte dottrine pericolose sono predicate
nei modi più attraenti, e la curiosità, il desiderio di essere informati di
tutto e di far vedere che si ha uno spirito aperto, possono portare ad
accogliere delle falsità e finire col cadere nella trappola di Satana.
Molte
cose che entrano nei nostri occhi o nelle nostre orecchie possono essere
pericolose; quindi, se vogliamo onorare il Signore, chiediamoci: “Che cosa
guardo? Che cosa ascolto? Il Signore mi può approvare?”. “Vegliate e pregate – ha detto Gesù ai
discepoli – affinché non cadiate in tentazione; lo spirito è pronto, ma la
carne è debole” (Matteo 26:41).