Gesù rispose loro:
“Voi mi cercate, non perché avete visto dei segni miracolosi, ma perché avete
mangiato dei pani e siete stati saziati. Adoperatevi non per il cibo che
perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi
darà; poiché su di lui il Padre, cioè Dio, ha apposto il proprio sigillo”.
Giovanni 6:26-27
Gesù: i Suoi miracoli ci parlano
Il
Vangelo secondo Giovanni racconta diversi miracoli significativi di Gesù:
l’acqua trasformata in vino alle nozze di Cana (Giovanni 2:11), la guarigione
del figlio di un ufficiale a Capernaum (4:54), e quella del paralitico di
Betesda (5:9), la moltiplicazione dei pani (6:14), la risurrezione di Lazzaro
(12:17; 11:44).
Tutti
questi miracoli servivano a far comprendere che Gesù era Dio, e alcuni di essi
ci sono stati riportati per dare forza alla nostra fede. Giovanni scrive: “Gesù fece in presenza dei discepoli molti altri segni
miracolosi, che non sono scritti in questo libro; ma questi sono stati scritti,
affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e affinché, credendo,
abbiate vita nel suo nome” (Giovanni
20:30-31).
L’indomani della moltiplicazione dei pani, Gesù si
rammaricava perché la folla si era fermata al fatto di aver mangiato e non era
stata capace di riconoscere il vero significato del miracolo che qualificava il
Signore come il vero Messia, il Figlio di Dio. Era Lui che bisognava
accogliere, in Lui che bisognava credere. “Adoperatevi non per il cibo che
perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna… Io sono il pane della vita;
chi viene a me non avrà più fame, e chi crede in me non avrà mai più sete. Ma
io ve l’ho detto: Voi mi avete visto eppure non credete!” (Giovanni 6:35-36).
Che il Signore non debba dire questo di nessuno di noi!