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martedì 13 ottobre 2015

13 Ottobre

La bocca dell'empio e la bocca del disonesto si sono aperte contro di me; m’hanno parlato con lingua bugiarda. Mi hanno assalito con parole d’odio e mi hanno fatto guerra senza motivo. In cambio della mia amicizia, mi accusano… Essi mi hanno reso male per bene, e odio in cambio di amore.
Salmo 109:2-5

Un Uomo ammirabile

Che cosa mi aspetterei dai miei amici se dovessi comparire in giudizio, ingiustamente accusato? Ovviamente che siano lì presenti, per incoraggiarmi e prendere le mie difese. Ma cos’è accaduto al Signore?
– Tutti i discepoli lo hanno abbandonato e sono fuggiti nel momento del Suo arresto.
Cosa mi aspetterei da un giudice, se non che protegga gli innocenti e faccia valere i loro diritti?
– Pilato se ne lavò le mani dichiarandosi innocente del sangue dell’unico uomo giusto, però lo ha messo nelle mani del popolo perché fosse crocifisso.
Cosa mi aspetterei da un sacerdote, se non che sostenga la causa dei deboli e degli oppressi, che li consoli e sia il loro intercessore presso Dio? (Ebrei 5:2)
– Caiafa, il sommo sacerdote, incitò il popolo a gridare: “A morte, a morte! Crocifiggilo!”
Così, negli ultimi momenti della sua vita sulla terra, tutte le categorie di persone hanno mostrato il contrario di ciò che avrebbero dovuto. Tutti all’infuori di Lui, che sopportò l’odio e l’ingiustizia con un amore incrollabile.

Il Signore è stato proprio come lo annunciavano i profeti: la pecora muta davanti a chi la tosa, l’agnello condotto al mattatoio che non apre la bocca (Isaia 53:7). E quando sulla croce ha parlato lo ha fatto per chiedere al Padre di perdonare i Suoi aguzzini, per annunciare al malfattore pentito, crocifisso al Suo fianco, che avrà un posto in paradiso, e per consolare Sua madre. Che meraviglioso Signore!