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lunedì 26 ottobre 2015

26 Ottobre

 Nessuno può entrare nella casa dell’uomo forte e rubargli le sue masserizie, se prima non avrà legato l’uomo forte; soltanto allora gli saccheggerà la casa.
Marco 3:27

Gesù, vincitore di Satana

Fin dall’inizio del Suo ministero, Gesù incontrò Satana in circostanze durissime, ma si dimostrò incrollabile e lo vinse (Matteo 4:1-11). Mentre Eva aveva ceduto al tentatore perché non aveva creduto alle parole di Dio, Gesù ha resistito a Satana proprio citando per ben tre volte dei passi della Bibbia. Nessun attacco del diavolo poteva prevalere contro di Lui. Dalla nascita fino alla fine della Sua vita di uomo sulla terra, Egli è sempre stato esente dal male, cioè senza peccato. Egli non è coinvolto dal fallimento generale dell’umanità e non fa parte dei prigionieri del diavolo che, nella parabola di Marco 3:27, Gesù definisce “l’uomo forte”. Con la Sua ubbidienza, il Signore non ha lasciato a Satana alcun diritto su di Lui. Il nemico “legato” non può opporsi al suo Vincitore.
Gesù, dopo la tentazione e la vittoria, ha potuto farsi avanti per “entrare nella casa” di quell’uomo forte e “rubargli la sua roba” (Matteo 12:29); e lo ha fatto scacciando i demoni da chi ne era posseduto, “guarendo tutti quelli che erano sotto il potere del diavolo” (Atti 10:38).
Poco dopo, sulla croce, il Signore riporterà la vittoria decisiva e definitiva sul male, “schiaccerà il capo” del serpente, secondo la profezia di Genesi 3:15. E in un giorno futuro, ma vicino, scaccerà Satana dal cielo (Apocalisse 12:9, 10), lo rinchiuderà nell’abisso (20:3) durante il Suo regno di pace e, alla fine dei tempi, lo getterà nello stagno di fuoco (20:10).
Queste sono le tappe della vittoria del nostro grande Liberatore.