Marco 3:27
Gesù, vincitore di
Satana
Fin
dall’inizio del Suo ministero, Gesù incontrò Satana in circostanze durissime,
ma si dimostrò incrollabile e lo vinse (Matteo 4:1-11). Mentre Eva aveva ceduto
al tentatore perché non aveva creduto alle parole di Dio, Gesù ha resistito a
Satana proprio citando per ben tre volte dei passi della Bibbia. Nessun attacco
del diavolo poteva prevalere contro di Lui. Dalla nascita fino alla fine della
Sua vita di uomo sulla terra, Egli è sempre stato esente dal male, cioè senza
peccato. Egli non è coinvolto dal fallimento generale dell’umanità e non fa
parte dei prigionieri del diavolo che, nella parabola di Marco 3:27, Gesù
definisce “l’uomo forte”. Con la Sua ubbidienza, il Signore non ha lasciato a
Satana alcun diritto su di Lui. Il nemico “legato” non può opporsi al suo Vincitore.
Gesù,
dopo la tentazione e la vittoria, ha potuto farsi avanti per “entrare nella casa” di quell’uomo forte e “rubargli la sua
roba” (Matteo 12:29); e lo ha fatto scacciando i demoni da chi ne era
posseduto, “guarendo tutti quelli che erano sotto il
potere del diavolo” (Atti 10:38).
Poco
dopo, sulla croce, il Signore riporterà
la vittoria decisiva e definitiva sul male, “schiaccerà il capo” del
serpente, secondo la profezia di Genesi 3:15. E in un giorno futuro, ma vicino,
scaccerà Satana dal cielo (Apocalisse 12:9, 10), lo rinchiuderà nell’abisso
(20:3) durante il Suo regno di pace e, alla fine dei tempi, lo getterà nello
stagno di fuoco (20:10).
Queste
sono le tappe della vittoria del nostro grande Liberatore.