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sabato 21 gennaio 2017

21 Gennaio

Il dio di questo secolo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del Vangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio.
2 Corinzi 4:4

(Gesù disse:) “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo”.
Matteo 11:28

Cosa m’impedisce di credere?

Hugh Ross, un conferenziere cristiano, aveva da poco tenuto una riunione con una quarantina di professori d’una università americana. “Non posso negare la vivacità del suo messaggio” – dichiarò uno dei presenti. “Allora lei può, in piena logica, rimettere la sua vita a Gesù Cristo”, rispose il conferenziere. Un altro intervenne dicendo: “Sì, posso pensarci, ma non sono ancora pronto”.
Alcuni si costruiscono un’incastellatura di argomentazioni intellettuali, o evocano il ricordo di ferite morali risalenti alla giovinezza, ricevute da persone che si dicevano cristiane. Molti ostacoli possono impedire di credere all’Evangelo. Vi sono persone che temono di approfondire i loro bisogni e i loro interrogativi interiori. Si ergono alte barriere; la loro volontà è opposta a Dio per l’orgoglio innato che non vuole sottomettersi a lui, forse in seguito a sofferenze personali subite, vere o presunte.
Noi non andiamo al Signore per dei motivi di ordine intellettuale, né in relazione alle nostre vicissitudini o a comportamenti altrui, ma a motivo dei nostri bisogni più profondi. E questi hanno a che fare con la nostra coscienza, col male che possiamo aver commesso, e col male che è in noi. Andiamo a Gesù Cristo perché il suo amore ci chiama e ci spinge a trovare il riposo e la pace che lui dà, e ad aprire il nostro cuore alla speranza.

Che cosa v’impedisce di credere? Siete disposti a riflettere su questo alla luce della Bibbia? Prendete la decisione giusta; Gesù Cristo non ha mai deluso nessuno.