Il dio di questo secolo ha accecato le menti,
affinché non risplenda loro la luce del Vangelo della gloria di Cristo, che è
l’immagine di Dio.
2
Corinzi 4:4
(Gesù
disse:) “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e
oppressi, e io vi darò riposo”.
Matteo
11:28
Cosa
m’impedisce di credere?
Hugh Ross, un conferenziere cristiano, aveva da
poco tenuto una riunione con una quarantina di professori d’una università
americana. “Non posso negare la vivacità del suo messaggio” – dichiarò uno dei
presenti. “Allora lei può, in piena logica, rimettere la sua vita a Gesù
Cristo”, rispose il conferenziere. Un altro intervenne dicendo: “Sì, posso
pensarci, ma non sono ancora pronto”.
Alcuni si costruiscono un’incastellatura di
argomentazioni intellettuali, o evocano il ricordo di ferite morali risalenti
alla giovinezza, ricevute da persone che si dicevano cristiane. Molti ostacoli
possono impedire di credere all’Evangelo. Vi sono persone che temono di approfondire
i loro bisogni e i loro interrogativi interiori. Si ergono alte barriere; la
loro volontà è opposta a Dio per l’orgoglio innato che non vuole sottomettersi
a lui, forse in seguito a sofferenze personali subite, vere o presunte.
Noi non andiamo al Signore per dei motivi di
ordine intellettuale, né in relazione alle nostre vicissitudini o a
comportamenti altrui, ma a motivo dei nostri bisogni più profondi. E questi
hanno a che fare con la nostra coscienza, col male che possiamo aver commesso,
e col male che è in noi. Andiamo a Gesù
Cristo perché il suo amore ci chiama e ci spinge a trovare il riposo e la
pace che lui dà, e ad aprire il nostro cuore alla speranza.
Che cosa v’impedisce di credere? Siete disposti
a riflettere su questo alla luce della Bibbia? Prendete la decisione giusta;
Gesù Cristo non ha mai deluso nessuno.