Oh, quanto sono amabili le tue dimore, o
Eterno…! L’anima mia langue e vien meno, sospirando i cortili dell’Eterno.
Beati quelli che abitano nella tua casa e ti
lodano sempre.
Salmo
84: 1-2, 4
Il
ritrovo della famiglia di Dio
È comune paragonare la vita umana a un viaggio,
ma raramente si parla della meta di questo viaggio. Eppure, come si può
immaginare di viaggiare per anni senza sapere dove si sta andando?
Il credente conosce la sua destinazione. Gesù ha
promesso ai suoi discepoli prima di lasciarli: “Nella casa del Padre mio ci
sono molte dimore… Io vado a prepararvi un luogo. Quando sarò andato e vi avrò
preparato un luogo, tornerò e vi
accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi” (Giovanni
14:2,3). Molti altri testi della Bibbia ci parlano del paradiso o della città
celeste, punto d’arrivo della corsa cristiana. Ma queste parole di Gesù ci dicono
già tutto ciò che ci è utile conoscere.
Il cielo, per il credente, è la casa del Padre,
il ritrovo della famiglia di Dio; è “casa sua”. Fra poco il Signore Gesù
ritornerà a prendere quelli che ha salvato e li farà entrare là dove Egli
stesso abita.
Un predicatore scozzese aveva l’abitudine, ogni
mattina appena sveglio, di uscire sulla soglia della porta di casa ed alzare
gli occhi verso il cielo esclamando: “Signore Gesù, forse proprio oggi
tornerai!”
Sì, forse proprio oggi. E non dimentichiamo che,
per il Signore, avere i suoi riscattati con sé è un’esigenza del suo amore per
loro.