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sabato 16 dicembre 2017

16 dicembre

Colui che ha fatto l’orecchio forse non ode? Colui che ha formato l’occhio forse non vede? L’Eterno conosce i pensieri dell’uomo.
Salmo 94:9,11

Così parla l’Eterno, Dio…: “Ho udito la tua preghiera”.
2 Re 20:5

Dio ci ascolta

Pregare non significa recitare a memoria delle frasi ben confezionate. La preghiera è tale quando ci rivolgiamo spontaneamente a Dio, come un bambino parla con suo padre, con fiducia e rispetto. In ogni parte del mondo, milioni di persone possono parlare al Signore contemporaneamente; nessun nostro pensiero, nessuna parola, sfugge alla sua onniscienza. Questo concetto lo troviamo in molti salmi di Davide: “Tu comprendi da lontano il mio pensiero... conosci a fondo tutte le mie vie. Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua che tu, Eterno, già la conosci appieno” (Salmo 139:2-4). “L’Eterno guarda dal cielo; egli vede tutti i figli degli uomini; dal luogo della sua dimora osserva tutti gli abitanti della terra” (Salmo 33:13-14).
Pregare, vuol dire esporre a Dio i nostri pensieri, i nostri problemi ed anche dirgli grazie. Pregare, è avere la certezza che Egli ci ascolta e che risponderà ai bisogni secondo la sua perfetta conoscenza di ciò che è bene per ciascuno dei suoi. Egli ci parla per mezzo della sua Parola, la Bibbia, e vuole che noi gli parliamo per mezzo della preghiera. Dio è amore, e il fatto che ci ascolta ne è una prova.

Gesù Cristo, incarnazione di Dio, è l’unico mediatore (o intermediario) tra Dio e l’uomo (1 Timoteo 2:5). I credenti sono felici di indirizzare le loro preghiere a Dio per mezzo di Gesù Cristo. Gesù insegna ai suoi anche ad indirizzarsi a Dio come al Padre che ha loro rivelato, e li incoraggia dicendo: “Il Padre stesso vi ama” (Giovanni 16:27).