Colui
che ha fatto l’orecchio forse non ode? Colui che ha formato l’occhio forse non
vede? L’Eterno conosce i pensieri dell’uomo.
Salmo 94:9,11
Così
parla l’Eterno, Dio…: “Ho udito la tua preghiera”.
2 Re 20:5
Dio
ci ascolta
Pregare non significa recitare a memoria delle
frasi ben confezionate. La preghiera è tale quando ci rivolgiamo spontaneamente
a Dio, come un bambino parla con suo padre, con fiducia e rispetto. In ogni
parte del mondo, milioni di persone possono parlare al Signore contemporaneamente;
nessun nostro pensiero, nessuna parola, sfugge alla sua onniscienza. Questo
concetto lo troviamo in molti salmi di Davide: “Tu comprendi da lontano il mio
pensiero... conosci a fondo tutte le mie vie. Poiché la parola non è ancora
sulla mia lingua che tu, Eterno, già la conosci appieno” (Salmo 139:2-4).
“L’Eterno guarda dal cielo; egli vede tutti i figli degli uomini; dal luogo
della sua dimora osserva tutti gli abitanti della terra” (Salmo 33:13-14).
Pregare,
vuol dire esporre a Dio i nostri pensieri, i nostri problemi ed anche dirgli
grazie. Pregare, è avere la certezza che Egli ci ascolta e che risponderà ai
bisogni secondo la sua perfetta conoscenza di ciò che è bene per ciascuno dei
suoi. Egli ci parla per mezzo della sua Parola, la Bibbia, e vuole che noi gli parliamo per mezzo della
preghiera. Dio è amore, e il fatto che ci ascolta ne è una prova.
Gesù Cristo, incarnazione di Dio, è l’unico
mediatore (o intermediario) tra Dio e l’uomo (1 Timoteo 2:5). I credenti sono
felici di indirizzare le loro preghiere a Dio per mezzo di Gesù Cristo. Gesù
insegna ai suoi anche ad indirizzarsi a Dio come al Padre che ha loro rivelato,
e li incoraggia dicendo: “Il Padre stesso vi ama” (Giovanni 16:27).